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Scuole paritarie in Sardegna, 4 su 10 rischiano la chiusura

Chiesto un intervento straordinario della Regione, anche per le famiglie degli studenti

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Scuole paritarie in Sardegna, 4 su 10 rischiano la chiusura
Chiesto un intervento straordinario della Regione, anche per le famiglie degli studenti

In Sardegna, quattro scuole paritarie su dieci rischiano di dover chiudere. È necessario un intervento immediato da parte della Regione per salvare una realtà che comprende diverse istituzioni educative e scolastiche ben radicate nel territorio. I rappresentati delle scuole paritarie sarde chiedono un tavolo di confronto con la Regione, per trovare una soluzione e adottare anche un piano di aiuti per le famiglie degli studenti.

La situzione è stata valutata in una riunione in teleconferenza alla quale erano presenti i rappresentanti di  CIOFS Scuola, CNOS Scuola, FIDAE, FISM, FOE, oltre al referente delle scuole cattoliche della Diocesi di Cagliari: un’occasione di confronto utile per condividere le esperienze di questi due mesi e, soprattutto, per definire una tabella di marcia comune, per far arrivare richieste unitarie nelle sedi istituzionali.

“Le istituzioni educative e scolastiche paritarie della Sardegna”, spiega un comunicato stampa, “denunciano il rischio chiusura che potrebbe arrivare anche ad una percentuale del 40% e chiedono nell’immediato un intervento della Regione, affinché il sistema educativo e scolastico pubblico del territorio, già in forte difficoltà, non riceva questo ulteriore colpo”.

Durante la riunione, si è concordato sulla richiesta alla Regione Sardegna di un contributo straordinario per le scuole paritarie e si è deciso di chiedere all’assessore Andrea Biancareddu anche “un piano di aiuti per le famiglie in difficoltà i cui ragazzi frequentano le nostre strutture educative e che non riescono più a pagare le rette”. Questioni già poste anche dai vescovi della Sardegna, in particolare con l’intervento del presidente della Conferenza Episcopale Sarda, mons. Antonello Mura.

“Le istituzioni educative e scolastiche paritarie della Sardegna”, si legge sempre nel comunicato, “intendono proseguire questo percorso comune e chiedono che venga preso in considerazione il danno sociale e l’impoverimento culturale che deriverebbero dalla chiusura di tanti istituti, oltre alla scomparsa dell’effettivo esercizio della libertà educativa per le famiglie”.

All’incontro in teleconferenza sono intervenuti, tra gli altri, don Michelangelo Dessì (CNOS Scuola e Diocesi di Cagliari), suor Silvia Argiolas (FIDAE e CIOFS Scuola), Giovanni Idili (FISM), Marinella Salaris (FOE).

Giovedì, 7 maggio 2020

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