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Ad Arborea l’opposizione mobilita gli ex sindaci per contestare l’attuale

Dura lettera inviata al primo cittadino Manuela Pintus: bocciata la sua gestione amministrativa

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Ad Arborea l’opposizione mobilita gli ex sindaci per contestare l’attuale
Dura lettera inviata al primo cittadino Manuela Pintus: bocciata la sua gestione amministrativa

Sono sempre più duri i toni che accompagnano la polemica tra i consiglieri di minoranza del Comune di Arborea e il sindaco Manuela Pintus. I consiglieri Marco Pinna, Antonio Montisci e Giuseppe Sanna stavolta hanno mobilitato anche quattro ex sindaci del paese – Ezio Collu, Carlo Giordano, Bepi Costella e Giovanni Marras (quest’ultimo attuale consigliere di opposizione). In una lettera firmata assieme ai consiglieri di minoranza, gli ex sindaci esprimono tutte le loro perplessità riguardo alla complessiva gestione del Comune e dell’emergenza coronavirus da parte del sindaco Pintus. Un documento destinato a riaccendere le infuocate polemiche elettorali ad Arborea, dove nei prossimi mesi si andrà a votare per il rinnovo dell’amministrazione comunale.

Di seguito la lettera degli ex sindaci e dei consiglieri di opposizione.

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Mai avremmo pensato di attraversare una situazione di emergenza sanitaria come questa attuale, così come mai avremmo pensato di dover scrivere questa nota congiunta e condivisa.

Da qualche settimana, sulle pagine del social network “Facebook” leggiamo notizie riguardanti l’attività politico-amministrativa del nostro comune. Per quanto discutibile possa essere questo mezzo di comunicazione, che taglia fuori una consistente fetta di popolazione non avvezza all’uso del mezzo telematico, pare rimanga, purtroppo, l’unico strumento per avere o chiedere informazioni in merito alla attività amministrativa.

A partire dal colpevole ritardo nella consegna delle mascherine per l’emergenza covid-19 e fino al sussidio alle partite Iva, finora solo promesso, al contrario di altri comuni limitrofi che da settimane lo hanno deliberato ed elargito, il motto ripetitivo che dalle pagine “Facebook” risulta riconducibile a lei ed a qualche esponente della giunta, è quello di attribuire l’impossibilità di operare, con velocità, concretezza, efficacia ed efficienza, ad asseriti debiti, più concretamente “buchi”, fatti e lasciati dalle precedenti amministrazioni.

Appare quantomeno singolare che questi buchi (debiti) siano divenuti il mantra attuale del vostro amministrare e che solo adesso, preannuncio della imminente campagna elettorale, emergono come la Venere del Botticelli. A noi pare che questi cinque lunghi, lunghissimi anni, del vostro mandato amministrativo, siano stati spesi più per pavoneggiarsi sui “social network” invece di essere impiegati per portare avanti azioni utili e concrete al benessere dei concittadini e allo sviluppo del nostro territorio.

Effettivamente anche chi scrive sente di dover e poter parlare di buchi, sicuramente non quelli presenti nell’Universo, nel Cosmo, ma di quelli neri dell’attuale maggioranza. Per entrare nello specifico, ci permettiamo segnalare alcuni esempi dei vostri buchi (neri):

  • mancanza di capacità progettuale e incapacità di pianificazione;
  • incapacità di reperire risorse finanziarie;
  • incapacità di leggere le richieste ed i bisogni del territorio;
  • incapacità di stabilire priorità degli interventi;
  • incapacità di raccordarsi e confrontarsi con la comunità;
  • mortificazione del confronto civile e democratico con gli organismi sociali, culturali, imprenditoriali;
  • disconoscimento del ruolo della minoranza, delle Commissioni consiliari, dei Capigruppo;
  • convocazione del Consiglio comunale a ogni equinozio e/o solstizio o al più a ogni cambio stagione;
  • richieste provenienti dalla minoranza sempre disattese ovvero ancora in attesa di risposta da anni.

Che tristezza e che delusione! Vero è, invece, che se in 5 anni non si è trovato il modo (qualora, ribadiamo, questi asseriti ed insormontabili debiti fossero emersi all’insediamento dell’attuale amministrazione) di superare tale situazione e soprattutto, nascondendosi dietro tale scusante, non si sono trovate risorse da dedicare ad investimenti e a realizzare opere pubbliche, significa che l’operato di questa amministrazione rasenta il fallimento: politico e amministrativo.

La coperta che state utilizzando a giustificazione della vostra (in)azione è diventata oramai troppo corta e abusata; la verità inconfutabile è che non è esistito e non esiste alcun debito tale da impedire lo svolgimento del compito per il quale questa amministrazione ha ricevuto il mandato della nostra comunità.

La minoranza da quasi due mesi la invita al dialogo, invia proposte, sollecita la ripresa dell’attività consiliare che lei osteggia al punto tale da non convocare il Consiglio, men che meno i capigruppo; ogni proposta, ogni invito al confronto è rimasto infatti privo di riscontro. Nemmeno l’educazione e la cortesia di inviare una risposta.

Per non parlare poi dei rapporti umani e personali che lei ha volutamente coltivato, disconosciuto e negato qualora non fossero allineati alle sue indicazioni. Infatti, e sa benissimo chi è il riferimento, a chi subito dopo la tornata elettorale le ha scritto per congratularsi del successo ottenuto, offrendo dialogo e confronto senza chiedere nulla in cambio, ma esclusivamente sulla base di età, conoscenze e competenze acquisite in qualità di sindaco in precedenti legislature, lei ha risposto, di fatto, togliendo anche il saluto.

Ma vi è di più, dobbiamo addirittura subire la costrizione di aprire la pagina “Facebook” personale del sindaco per avere informazioni sulla programmazione e gestione dell’attuale emergenza, sebbene alcuni nostri concittadini non possano nemmeno accedervi perché da lei “oscurati”, in quanto non allineati al suo pensiero.

Per non parlare dell’utilizzo distorto, da parte sua, del predetto social network, che ci ha imposto di dover sopportare la “pietosa” pubblicazione di una fotografia ritraente una lapide del nostro cimitero, nel giorno di Pasqua, per garantirle lo spot quotidiano anche durante tale solennità; fortunatamente è stata rimossa dalla sua pagina Facebook, sebbene solo a seguito della richiesta del parente del defunto; quella lapide infatti aveva, e ha, uno scopo diverso dal pubblicizzare il sindaco di Arborea.

E per restare in tema di verde e di ambiente, ricorderà sicuramente le parole che lei ha pronunciato attraverso ripetuti slogan durante la campagna elettorale di cinque anni fa: “Tutelare l’ambiente, proteggere dal degrado il paese, avere cura degli spazi pubblici, dei quartieri delle strade e piazze. Decoro, bellezza sono patrimonio comune a cui tendere che necessitano di un grande lavoro di squadra. Se anche voi siete pronti possiamo partire, ORA SI CAMBIA” (Elezioni comunali del 31/maggio/2015-dichiarazioni del sindaco). Abbiamo toccato con mano e veduto tale cambiamento! Strade, quartieri, giardini, marciapiedi e aiuole versano in uno stato pietoso e, per quanto riguarda il canale antistante il Comune, anche insalubre, con tutte le dovute conseguenze per la salute pubblica, già minata dalla attuale situazione di emergenza sanitaria.

Lo diciamo ai consiglieri di maggioranza: svegliatevi! Amministrare una comunità significa collaborare anche con la minoranza; il mandato che avete ricevuto esula dall’intolleranza e dalla prevaricazione del dialogo e del confronto.

Voi che vi trovate a ricoprire un ruolo che dovrebbe essere attivo, non dovreste mai dimenticare ciò che tale ruolo impone, ovvero ascoltare e rappresentare tutta la cittadinanza, non solo la parte di essa che in tempo di elezioni vi ha sostenuto. Se avallate la gestione della nostra comunità in questo modo, state rinnegando il mandato ricevuto e ogni singola preferenza che vi è stata accordata.

Oggi, in conseguenza diretta dell’emergenza sanitaria, stiamo attraversando un periodo di profonda crisi economica; i nostri concittadini titolari di attività commerciale meritano risposte concrete seguite da fatti altrettanto concreti; occultare l’assenza di operatività dell’amministrazione comunale con la “favola” dei debiti pregressi significa nascondere incompetenza e arrendevolezza. Arborea, tutto questo, non lo merita!

La realtà, tuttavia, non può essere mai offensiva tanto meno ingannatrice, e Arborea unitamente a tutte le attività produttive e commerciali, che sono linfa vitale della comunità stessa, hanno bisogno di sostegno rapido e urgente, per superare la crisi attuale e quella, secondo noi ben più grave, che seguirà la riapertura dopo l’emergenza sanitaria.

Ancora una volta, ribadiamo, che amministrare significa soprattutto confrontarsi, nessuno di noi firmatari le ha mai negato il dialogo, non lo faccia nemmeno lei, perché il Sindaco di Arborea altro non è che un cittadino come tutti gli altri che ha ricevuto l’onere, oltreché l’onore, di amministrare la propria comunità.

Tutti noi abbiamo avuto in passato, oltre che nel presente, la possibilità di amministrare e di una cosa siamo assolutamente certi: le difficoltà, piccole o grandi, si superano solamente con l’aiuto della cittadinanza. Tanto dovevamo per la nostra Comunità.

Mercoledì, 6 maggio 2020

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