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Vendere e comprare un’auto: si riparte, ma con quali regole?

Sì alle visite in concessionaria, nessun divieto per prove a domicilio e consegne

Immagine Fase 2 – Le risposte ai dubbi

Vendere e comprare un’auto: si riparte, ma con quali regole?
Sì alle visite in concessionaria, nessun divieto per prove a domicilio e consegne

Dal 4 maggio, anche in Sardegna potranno tornare al lavoro le imprese che operano nella vendita e riparazione di auto e moto. Ma sono ancora tanti i dubbi su come si dovrà operare. Il via libera riguarda le attività con codice ATECO 45 (“commercio all’ingrosso e al dettaglio e riparazione di autoveicoli e motocicli”).

In Sardegna parliamo di 4.221 imprese attive, sul totale nazionale di quasi 157.700 imprese (dati primo trimestre 2020). Nello specifico, a Oristano le imprese sono 355, a Cagliari 1.801, a Sassari 1.343 e a Nuoro 722. Ma come dovranno comportarsi i cittadini, soprattutto a causa delle limitazioni per gli spostamenti? Si potrà visitare una concessionaria? Dove? E provare un’auto a domicilio? Registrare i passaggi di proprietà? Ricevere le vetture?

Visti i dubbi, il sito AutoScout24 (www.autoscout24.it) ha coinvolto lo studio legale Morpurgo e Associati, specializzato in diritto del lavoro e sicurezza sul lavoro, per rispondere alle domande più frequenti del pubblico. Di seguito alcuni quesiti raccolti nel documento realizzato dagli esperti, scaricabile integralmente da questo link.

I privati cittadini possono recarsi in concessionaria per acquistare e/o provare un’auto? Se sì, solo all’interno della propria regione?

Secondo l’interpretazione sì: come per altre attività commerciali (edicole, tabaccai, ecc.) sarà possibile visitare le concessionarie, purché nei limiti del tragitto più breve, solo nella propria regione, con l’autocertificazione, mantenendo la distanza di almeno un metro tra le persone (e naturalmente nel pieno rispetto della normativa sanitaria vigente). Anche con il DPCM del 26 aprile, gli spostamenti sono consentiti solo per «comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o motivi di salute», nonché da ultimo, anche «per incontrare congiunti».

Quindi chi potrà recarsi in concessionaria?

Sul punto si riporta quanto affermato dal Governo, sul proprio sito internet, tra le domande frequenti sulle misure adottate (seppur non ancora aggiornate all’ultimo DPCM), in relazione agli spostamenti: “Recarsi in una qualsiasi delle attività commerciali aperte (es. edicole, tabaccai, librerie, cartolerie ecc.) costituisce una ragione legittima di spostamento? Sì, lo spostamento è ammesso, purché nei limiti del tragitto più breve.

Le attività commerciali aperte vanno considerate “essenziali” in base alla normativa emergenziale vigente, perciò l’acquisto dei beni e servizi da esse erogati si configura in termini di necessità. Conseguentemente, tale ragione di spostamento, in caso di eventuali controlli, dovrà essere dichiarata nelle forme e con le modalità dell’autocertificazione e comunque dovrà sempre essere rispettata la distanza interpersonale di almeno 1 metro da ogni altra persona.

Secondo l’interpretazione che appare più plausibile del nuovo DPCM queste indicazioni sono da ritenersi applicabili anche alle attività svolte dalle concessionarie di autovetture. Va tuttavia tenuto presente che è fatto divieto di spostarsi al di fuori della regione in cui ci si trova, salvo sempre che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute.

I concessionari possono consegnare le autovetture al cliente? O organizzare delle prove auto a domicilio?

In entrambi i casi, sì. Sulla base delle disposizioni attuali non è previsto un esplicito divieto di consegnare le autovetture presso il domicilio del cliente. Anche per i test-drive non è previsto un divieto per le prove a domicilio. È pertanto da ritenersi che si tratti di attività consentite (naturalmente nel pieno rispetto della normativa sanitaria vigente).

I dealer possono consegnare la vettura con una bisarca all’interno della regione? E fuori regione?

Sì, sia in regione sia fuori regione, perché Il trasporto delle merci è considerato un’esigenza lavorativa.

L’attività di consegna di autovetture è stata autorizzata con il DPCM del 10 aprile 2020 dove, nell’elenco delle attività autorizzate, è presente il codice ATECO 49, riferito al “trasporto terrestre e trasporto mediante condotte”, al cui interno rientra il codice ATECO 49.41.00 riferito al “trasporto di merci su strada” e nella cui descrizione di attività è presente anche il “trasporto di autovetture”.

Il trasporto delle merci è considerato un’esigenza lavorativa, e dunque, le merci possono entrare ed uscire anche fuori regione.

I passaggi di proprietà si possono fare e registrare?

Sì, i passaggi di proprietà sono consentiti. Il decreto “Cura Italia” ha stabilito la proroga al 31 ottobre della validità della ricevuta sostitutiva della carta di circolazione, rilasciata dalle agenzie di pratiche auto in occasione di un passaggio di proprietà.

Mercoledì, 29 aprile 2020

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