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Coronavirus-Fase 2: i parrucchieri in Sardegna riapriranno prima?

Il presidente della Regione annuncia una nuova ordinanza sulle ripartenze

Christian Solinas

Coronavirus-Fase 2: i parrucchieri in Sardegna riapriranno prima?
Il presidente della Regione annuncia una nuova ordinanza sulle ripartenze

La Giunta Regionale potrebbe anticipare la ripartenza nell’isola di alcune attività economiche, rispetto ai tempi fissati dal Governo. E’ stato il presidente Christian Solinas ad annunciare stasera l’intenzione di emanare entro i prossimi giorni un’ordinanza che stabilisca le date e le prescrizioni che accompagneranno una serie di aperture maggiori rispetto a quelle previste a livello nazionale.

“Ci attendevamo – ha spiegato Solinas nel corso del consueto punto stampa serale – un decreto del presidente del Consiglio più ampio nella riapertura di alcune attività e di alcuni settori del Paese. Il testo, per quanto si è lasciato intravedere, rappresenta una efficacia e una incisività soltanto dove esistono grandi attività industriali – nella parte settentrionale del Paese – lasciando invece una chiusura, di fatto, di ampi settori dell’economia trainante del Meridione d’Italia e delle Isole che è fatta di piccole e medie imprese, oltre che di turismo. Per questo è mio intendimento – ha annunciato Solinas – adottare un’ordinanza che, pur mantenendo la prudenza e la salvaguardia dei cittadini come stella polare, consenta in Sardegna delle aperture che consentano a tutti i sardi di tornare a una nuova gradualità”.

Il via libera riguarderà innanzitutto il settore della cantieristica e delle manutenzioni edili, anche delle seconde case. Ma un’attenzione particolare è rivolta alle micro e piccole attività commerciali e artigianali, come i centri benessere e i parrucchieri che potrebbero essere autorizzati ad aprire prima del primo giugno, purché però in grado di garantire precise condizioni di sicurezza. Due i passaggi previsti. In un primo confronto con le associazioni di categoria si valuterà la capacità di questi esercizi di sanificare quotidianamente i locali, di garantire l’uso di mascherine e guanti, di prevedere l’accesso a una persona per volta e di far rispettare le distanze di sicurezza. Prescrizioni che dovranno essere definite in appositi protocolli e linee guida. Si potrà quindi passare alla seconda fase, quella del confronto con il governo attraverso la Prefettura, perchè sia riconosciuto il potere della regione sarda, regione a statuto speciale con competenze primarie in diverse materie, di derogare alle prescrizioni nazionali e di anticipare i tempi per le aperture.

Un impegno a parte sarà dedicato all’avvio della stagione turistica che dovrà puntare sull’affermazione dell’immagine “Covid free” della Sardegna. “Non possiamo pensare a un ritorno al passato ” ha affermato Solinas. “Per qualche settimana ancora sarà necessario mantenere il blocco di porti e aeroporti al fine di realizzare nei punti di accesso un sistema di controlli e di sicurezza in grado di garantire il mantenimento dell’immagine di un’Isola che è stata toccata poco dal contagio”. Per questo si pensa di mettere a punto una serie di severe misure a cui si deve sottoporre chi intende raggiungere l’Isola. “Pensiamo di chiedere al governo una disciplina specifica che consenta di pretendere a chi arriva in aereo o per nave una sorta di “passaporto sanitario”. In particolare insieme alla carta d’imbarco o al documemto di identità, i viaggiatori in arrivo in Sardegna devono esibire un certificato che attesti l’esecuzione di un tampone negativo, effettuato entro gli ultimi sette giorni”. All’arrivo in Sardegna, poi, nei diversi scali verrà effettuato un test rapido ad ogni persona, che sarà anche tenuta ad utilizzare una apposita app in grado di tracciarne gli spostamenti.

Un piano che si potrà già adottare in una prima fase sui piccoli voli privati nel mese di maggio, mentre da giugno si potrà pensare a una riapertura graduale degli arrivi sugli scali e all’attivazione di tutti questi i controlli.

La questione dell’accesso alle spiagge è invece ancora al centro di una serie di confronti tesi a valutare la possibilità di garantire misure di sicurezza e di distanziamento. Sul settore del turismo infine, Solinas ha spiegato che sono allo studio dell’assessorato al Turismo una serie di misure per la promozione e il sostegno del settore, compresa l’adozione di un bonus.

Nei prossimi giorni prevista anche la presentazione dell’accordo con la Banca Europea Investimenti, che consentirà di disporre di risorse pari a 200 milioni da destinare al sistema economico sardo per un periodo di ammortamento di 24 mesi e con restituzione in 15 anni a interessi zero.

Le misure e l’impegno per la ripartenza delle attività economiche dell’isola saranno al centro anche della celebrazione de Sa die de sa sardigna, fissata per domani dal Consiglio Regionale.

Lunedì, 27 aprile 2020

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