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Bonus alle imprese, 64 domande al Comune di Arcidano

Ma alcune sono state scartate per mancanza dei requisiti. Cera: "Necessario tutelare le nostre aziende"

Bonus alle imprese, 64 domande al Comune di Arcidano
Ma alcune sono state scartate per mancanza dei requisiti. Cera: “Necessario tutelare le nostre aziende”

Sono sessantaquattro i richiedenti del bonus per le imprese nel comune di San Nicolò d’Arcidano. Le domande pervenute agli uffici comunali si riferiscono alla misura urgente di solidarietà alle imprese denominata “Il Comune per le Imprese”, promossa dalla Giunta, per la quale sono stati stanziati 50 mila euro di fondi di bilancio.

“Delle 64 domande pervenute”, spiega il sindaco Emanuele Cera, “13 sono prive dei requisiti necessari per beneficiare del bonus solidale, che è dedicato alle imprese aventi sede legale e operanti nel nostro paese, che hanno dovuto sospendere la propria attività a causa dell’emergenza sanitaria in corso. Sono state escluse quelle imprese che, pur avendo la sede legale a San Nicolò d’Arcidano, esercitano la propria attività in altre località della Sardegna o della Penisola”.

Emanuele Cera

“L’amministrazione comunale”, prosegue il primo cittadino, “con questo importante intervento vuole tutelare e sostenere la stabilità delle attività economico produttive locali in relazione alla situazione determinatasi per effetto dell’emergenza epidemiologica da covid-19. Il bonus solidale, consisterà in un sussidio da erogarsi in relazione alle seguenti tipologie di imprese: 800 euro per le ditte individuali; 1.000 euro per le società; 1.000 euro per le ditte composte con uno o due dipendenti; 1.500 euro per le ditte con tre o più dipendenti”.

“Lo scopo principale è quello di dare un po’ di liquidità alle imprese”, spiega il sindaco Cera, “per far fronte alle necessità essenziali quali spese di locazione, affitto, fermo mezzi, bollette, ammortamento investimenti e altri costi vivi che l’impresa, seppur in stato di sospensione, deve sostenere”.

Il beneficio erogato dal Comune di San Nicolò d’Arcidano è cumulabile con il contributo di 600 euro, previsto dal decreto “Cura Italia” (la misura adottata dal Governo a sostegno del sistema produttivo), con il bonus solidale alimentare e con i provvedimenti previsti dalle recenti leggi regionali”.

“Abbiamo fatto un importante sforzo economico”, precisa Cera. “Privare il bilancio comunale di 50 mila euro non è stata una scelta facile, ma studiata e ponderata a fondo. Non potevamo permettere che alcune imprese locali, particolarmente colpite dalle restrizioni, quindi con l’attività sospesa, soccombessero nell’arco di qualche mese. Così facendo, contiamo di garantir loro almeno la certezza di sostenere le spese indispensabili e offrire un po’ di ristoro alle famiglie titolari delle imprese stesse. Gli uffici hanno istruito tutte le pratiche e liquideranno a breve le spettanze ai beneficiari”.

Venerdì, 24 aprile 2020

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