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Contributi a fondo perduto subito per le micro e piccole imprese sarde

Una proposta di legge dei consiglieri regionali del PD punta a usare 200 milioni di fondi UE non spesi

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Contributi a fondo perduto subito per le piccole e micro imprese sarde
Una proposta di legge dei consiglieri regionali del PD punta a usare 200 milioni di fondi UE non spesi

Un contributo a fondo perduto per tutte le piccole e micro imprese della Sardegna: questa la proposta di legge dei consiglieri regionali del Partito Democratico, con richiesta di discussione immediata. Obiettivo: arginare subito gli effetti dell’emergenza da covid-19 sul sistema economico regionale.

Del contributo dovrebber beneficiare le micro imprese (0-9 addetti) e le piccole imprese (10-49 addetti). Queste, insieme, costituiscono, il 99% delle imprese sarde e occupano l’83% del totale degli addetti dell’intero sistema economico delle imprese dell’Isola.

La proposta del PD ipotizza uno stanziamento di 200 milioni di euro, provenienti dalla rimodulazione dei fondi POR-FESR della programmazione 2014- 2020, non ancora spesi, rimandando gli eventuali impegni già assunti alla imminente nuova programmazione PORFESR 2021-2027. Il contributo a fondo perduto andrà calcolato sommando a un contributo minimo di 2 mila euro a impresa altri 1.000 euro per ogni addetto, fino a un massimo complessivo di 10 mila euro. Dovrebbe essere considerato il numero medio di addetti medio registrato da ciascuna impresa nel 2019.

La domanda dovrebbe essere semplicissima, in regime di autocertificazione, con i dati costitutivi l’impresa, necessari per il calcolo del contributo spettante.

“Se non si interviene nelle prossime ore in modo efficace, il rischio è che moltissime imprese non riusciranno neppure a tentare di accedere agli strumenti di garanzia finanziaria che, a tutti i livelli, si stanno istituendo, perché saranno fallite prima”, spiegano i consiglieri regionali del Partito Democratico, che sin dal 5 marzo avevano sollecitato la Giunta regionale a intraprendere tutte le azioni possibili.

“Con lettera datata 20 marzo all’indirizzo del Presidente della Regione”, proseguono i dem, “abbiamo riproposto il tema, offrendo la disponibilità a discutere, urgentemente, sulle misure necessarie da adottare per sostenere il tessuto economico dell’Isola. Comprendiamo la complessità del momento e del problema, ma a quasi un mese e mezzo dalla data di approvazione dell’ordine del giorno approvato, non ci sono più le condizioni per attendere eventuali e ulteriori rinvii”.

“O proviamo, nelle prossime ore, a costruire una soluzione”, aggiungono i consiglieri del Pd, “oppure sarà la fine per tante imprese sarde. Per questo chiediamo l’iscrizione immediata all’ordine del giorno del Consiglio della nostra proposta di legge”.

“Il contributo a fondo perduto”, concludono i consiglieri democratici, “costituisce un po’ la terapia intensiva per le imprese sarde. Gli strumenti di garanzia finanziaria, offerti a tutti i livelli istituzionali, rischiano di non essere raggiungibili per tante imprese ormai allo stremo, o comunque insufficienti, da soli, a rilanciarne la loro attività, nella prospettiva di una ripresa che, in ogni caso, si preannuncia altrettanto difficile. E se non si salverà il tessuto imprenditoriale, le conseguenze saranno altrettanto drammatiche, sul bilancio della nostra Regione e sulla qualità dei servizi che invece devono essere assicurati”.

Lunedì, 20 aprile 2020

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