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Ristoranti chiusi ma pronti a cucinare per chi ha più bisogno

Una iniziativa di Fipe Confcommercio Sud Sardegna in collaborazione con la Croce Rossa

Cagliari - foto Croce Rossa

Ristoranti chiusi ma pronti a cucinare per chi ha più bisogno
Una iniziativa di Fipe Confcommercio Sud Sardegna in collaborazione con la Croce Rossa

Molti locali sono chiusi per il virus, così i ristoratori cagliaritani cucinano per chi ne ha più bisogno. Fipe Confcommercio Sud Sardegna oggi ha attivato il servizio “Cucino io per te”: una iniziativa di alcuni ristoratori cagliaritani, che in collaborazione con i volontari della Croce Rossa Militare prepareranno e distribuiranno pasti gratuiti per chi ne ha più bisogno, fino a sabato 16 maggio. In tutto il territorio cagliaritano sono stati coinvolti trenta ristoratori: ciascuno produrrà cinquanta pasti per un giorno, nell’arco del mese.

“In questi giorni siamo alle prese con uno dei momenti più difficili della nostra vita imprenditoriale”, ha spiegato il rappresentante di Fipe Confcommercio Sud Sardegna, Emanuele Frongia. “L’incertezza del Governo sulle azioni che verranno messe in campo in futuro e sui tempi di una riapertura possibile ci impediscono oggi di programmare, studiare e preparare una ripartenza. Tutti siamo in standby. In questa situazione, tante persone a Cagliari e nelle zone limitrofe si trovano senza la possibilità di avere un pasto caldo. Alcuni di loro si trovano in questo momento da soli, in quarantena in quanto positivi, e privi talvolta di un supporto umano e psicologico”.

Gli uomini della Croce Rossa Militare ritirano i pasti per le famiglie bisognose (foto CRI)

Ecco Io cucino per te. “Ogni operatore in base alla propria possibilità indicherà un giorno nell’arco tra oggi e il 16 maggio, rendendosi disponibile a preparare cinquanta pasti. Ora possiamo fare poco per le nostre aziende ma possiamo fare tanto per gli altri”, ha aggiunto Frongia, indicando le regole da seguire per collaborare. “Questi pasti devono essere porzionati in contenitori singoli, forniti all interno di un contenitore isotermico. Sul coperchio del contenitore deve esserci un foglio A4 con l’elenco degli ingredienti e allergeni dei prodotti preparati. Gli operatori della Croce Rossa si occuperannno di venire a prendere i pasti e li porteranno a chi ha bisogno”.

“Il Corpo Militare Volontario della CRI – Centro di Mobilitazione Sardegna da oggi consegnerà circa cinquanta pasti alle persone più indigenti segnalate dalle varie parrocchie cittadine”, conferma il comandante, colonnello Sergio Piredda.

“Una straordinaria prova dei ristoratori aderenti a Confcommercio”, ha commentato il presidente di Confcommercio Sud Sardegna Alberto Bertolotti. “Le aziende e la nostra organizzazione in prima linea perché da tutto questo grande pasticcio non ci sfuggano gli insegnamenti più importanti ,e cioè il rispetto per il prossimo ed il fatto che non se ne uscirà veramente se ognuno di noi, pur colpito duramente, non tenderà la propria mano al prossimo in ogni modo in cui avrà disponibilità per farlo”.

Chi vorrà collaborare potrà farlo mandando una mail all’indirizzo mornusiii@yahoo.it.

Anche l’associazione Tdm 2000 sostiene l’iniziativa: ha messo a disposizione 500 euro per l’acquisto dei contenitori isotermici e alcuni volontari che si occuperanno di attendere con i pasti fuori dai locali per consegnarli agli uomini della Croce Rossa.

Martedì, 14 aprile 2020

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