“Adesso. In sospeso”, un archivio digitale per l’arte contemporanea
Artisti sardi contribuiscono, su invito, con le loro opere in questo tempo di emergenza
Un archivio virtuale sui social dedicato all’arte contemporanea, a testimonianza del momento che stiamo vivendo, fatto di emergenza sanitaria e di tempo sospeso. Si chiama appunto “Adesso. In sospeso” l’iniziativa nata da un’idea di Anna Rita Punzo, residente di San Vero Milis e curatrice d’arte che collabora per vari istituzioni museali dell’oristanese (oltre che curatrice e conservatrice del Museo del giocattolo tradizionale della Sardegna a Zeppara, frazione di Ales), e di Giuseppe Serra, socio fondatore dell’associazione culturale Madriche e stampatore d’arte.
Anche l’arte ha bisogno di esprimersi e raccontare i giorni difficili che tutti stiamo vivendo fra le pareti di casa. Giorni in cui la quotidianità, cambiando o interrompendosi, dà vita a nuove forme di autorappresentazione e comunicazione. Ed è così che gli artisti, su invito dei due organizzatori e promotori del progetto, contribuiscono ad arricchire questo archivio digitale.
“Un’idea nata per caso, da uno scambio di battute su Facebook a metà marzo”, raccontano Anna Rita Punzo e Giuseppe Serra. “Dopo due settimane fatte di telefonate e messaggi che hanno permesso di definire meglio quell’idea iniziale, ‘Adesso. In sospeso‘ è una bella realtà virtuale che conta la partecipazione di numerosi artisti sardi, residenti nell’isola e non, che attraverso questo archivio hanno la possibilità di confrontarsi, fare rete, raccontare e raccontarsi”.
“L’archivio digitale propone opere realizzate in questo periodo di isolamento”, spiegano sempre Anna Rita Punzo e Giuseppe Serra, “ma occasionalmente si tratta di lavori che l’autore seleziona dall’archivio della propria produzione passata e propone perché connessi all’attuale momento storico-politico, sociale ed esistenziale o perché intrisi di una forte valenza profetica”.
“Quando questo strano tempo sospeso si concluderà”, concludono i due organizzatori, “l’archivio resterà online, a memoria di ciò che è stato. E chissà, magari ci impegneremo per farlo evolvere in qualcos’altro, in una realtà nuova, figlia del tempo che verrà”.
Venerdì, 3 aprile 2020
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