Anche Santa Giusta e Bosa si stringono attorno alle vittime del coronavirus - LinkOristano
Prima categoria

Anche Santa Giusta e Bosa si stringono attorno alle vittime del coronavirus

I messaggi di ringraziamento e incoraggiamento dai sindaci Antonello Figus e Pier Franco Casula

bosa - cerimonia vittime covid

Anche Santa Giusta e Bosa si stringono attorno alle vittime del coronavirus
I messaggi di ringraziamento e incoraggiamento dai sindaci Antonello Figus e Pier Franco Casula

Anche Santa Giusta e Bosa hanno ricordato le vittime del coronavirus, aderendo all’iniziativa dell’Anci nazionale. Ieri mattina, a Santa Giusta la cerimonia è stata condivisa con tutto il paese grazie ai diffusori del comune, in modo che anche dalle proprie abitazioni i cittadini potessero osservare il minuto di silenzio insieme al sindaco Antonello Figus.

Durante la cerimonia è stato espresso un sentito ringraziamento per chi in questa emergenza combatte in prima linea, come i medici, gli operatori sanitari, i sindaci, le forze dell’ordine e le associazioni di volontariato solidali. A tutti loro i ringraziamenti di un’intera comunità, che ha salutato le parole di cordoglio e di ringraziamento con un applauso corale, che ha coinvolto i balconi e le finestre delle case del centro lagunare. Le bandiere sono state mantenute a mezz’asta per tutta la giornata.

“Con le bandiere a mezz’asta, a nome della comunità di Santa Giusta ho espresso il cordoglio alle famiglie delle vittime del virus covid-19”, ha detto il sindaco Antontello Figus, “e i ringraziamenti a quanti stanno combattendo in prima linea questa battaglia. Grazie a tutti i concittadini che dalle proprie abitazioni si sono uniti a noi nella cerimonia sobria ma solenne”.

Anche a Bosa, alla presenza di tutti i consiglieri comunali e dei rappresentanti delle forze militari, è stato dedicato un minuto di silenzio e raccoglimento per tutte le vittime del covid-19. Un particolare pensiero è stato rivolto, oltre ai familiari delle vittime, alle forze dell’ordine che garantiscono controllo del territorio e agli operatori sanitari che affrontano in prima linea questa emergenza.

“Bosa ieri si è fermata… un attimo, ma è subito ripartita per affrontare questa emergenza”, ha detto il sindaco Pier Franco Casula. “Mi hanno riferito che in tanti, in città, hanno raccolto l’appello di fermarsi per un minuto”.

“Ma adesso rivolgo un altro appello, senza se e senza ma”, ha aggiunto il sindaco: “lasciate perdere ordinanze, circolari esplicative, combinati disposti, chiarimenti, interpretazioni su come uscire, spostarsi con o senza bambini. Non è farina del nostro sacco. Molto più semplicemente, senza tanti giri di parole, l’unico modo che abbiamo per combattere questo virus è evitando i contatti, evitando di uscire, rimanendo a casa. Non c’è altro modo.”

“Non sprechiamo per uno sfizio i sacrifici e le rinunce fin qui fatte”, ha continuato il primo cittadino. “Rinunciamo oggi per vivere domani, senza rimpianti sui nostri comportamenti. Il virus è molto più vicino di quello che sembra, anzi… Probabilmente è già tra di noi. Ieri, durante la commemorazione, abbiamo voluto tenere spalancato il portone del Comune, un segnale di speranza e di auspicio di poter tornare quanto prima alla normalità e riappropriarci della nostra libertà. ForzaBosa, ForzaSardegna, ForzaItalia”.

Foto Comune di Bosa

Mercoledì, 1 aprile 2020

commenta