Emergenza coronavirus: "Anche i poliziotti sono a rischio. Presìdi insufficienti" - LinkOristano
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Emergenza coronavirus: “Anche i poliziotti sono a rischio. Presìdi insufficienti”

Lettera aperta della moglie di un agente: "Abbiamo paura"

Polizia Questura

Emergenza coronavirus: “Anche i poliziotti sono a rischio. Presìdi insufficienti”
Lettera aperta della moglie di un agente: “Abbiamo paura”

Riceviamo e pubblichiamo

Gentile Redazione, vi scrivo questa mail per condividere con voi le ansie e le paure che la moglie di un poliziotto vive in questo periodo di “quarantena” imposto dallo Stato. Ad Oristano e provincia ci sono centinaia di poliziotti che lavorano per noi, per cercare di farci rispettare le regole del decreto “Io Resto a Casa” emanato dal Presidente Conte…ma ci siamo resi conto delle condizioni nelle quali stanno lavorando? Purtroppo lavorano sprovvisti dei presidi igienico sanitari consigliati a prevenire il tanto temuto Covid-19; mascherine, guanti e igienizzanti per la pulizia delle mani.

Ritengo che tutto ciò non sia giusto perché i poliziotti hanno genitori, mogli/mariti, figli e rientrando a casa la sera, dopo molte ore trascorse in strada a controllare automobilisti e pedoni, potrebbero infettare i familiari. So che la situazione della “penuria” di mascherine si verifica anche per altre categorie di lavoratori e ciò mi rattrista immensamente. In questo momento però sto difendendo una categoria di lavoratori che molto spesso viene descritta come “privilegiata” da chi non immagina neanche i sacrifici che un poliziotto/a e la sua famiglia sono costretti a fare per uno stipendio che fa vivere dignitosamente ma che non permette di fare una vita da “ricchi” come molti credono.

Un caro saluto con la speranza che si riescano a reperire le mascherine per tutte le categorie di lavoratori che lottano contro questo MOSTRO chiamato Corona Virus. Spero possiate pubblicare la mia piccola lettera senza mettere il mio nome. Grazie per tutte le notizie che giornalmente pubblicate per noi.

Con stima una vostra affezionata lettrice.

Martedì, 17 marzo 2020

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