Malata senza cura salvavita: il giudice non decide e si dice incompetente
A Oristano si allungano i tempi per l’esame della richiesta di un provvedimento d’urgenza
Ha dichiarato la sua incompetenza il giudice del Tribunale di Oristano Valentina Santa Cruz, al quale si è rivolta la pensionata oristanese affetta da una forma tumorale e che da tre mesi ha dovuto rinunciare ad alcune cure salvavita per il divieto di somministrazione all’ospedale San Martino e l’impossibilità di recarsi in alternativa all’ospedale di Nuoro.
Questo pomeriggio il giudice ha esaminato il provvedimento d’urgenza richiesto, che mirava proprio a far disporre la somministrazione nell’ospedale di Oristano dei farmaci anti tumorali.
L’istanza della pensionata, rappresentata dall’avvocato Rossella Oppo, è stata sostenuta anche dalle associazioni Adiconsum, Cittadinanzattiva, Komunque donna e Belle donne, che anche attraverso l’avvocato Romina Pinna hanno motivato le loro richieste con le delicate condizioni psicofisiche della paziente. Sul fronte opposto l’Amministrazione Regionale e l’ATS, i cui legali, Sonia Sau e Salvatore Miscali, hanno ribadito l’impossibilità di effettuare le particolari cure a Oristano, in quanto la struttura ospedaliera non solo non figura fra i centri autorizzati a prescrivere il farmaco innovativo di cui la paziente ha bisogno, ma anche perchè il servizio di Oncoematologia , che pure opera da anni a Oristano, non rientrerebbe negli appositi strumenti di pianificazione della regione e quindi non sarebbe abilitato a somministrare alcun chemioterapico.
Il giudice, però, ha ritenuto di dover restituire il fascicolo che dovrebbe essere di competenza del Tribunale del Lavoro.
I tempi dunque si allungano ancora, nonostante le gravi condizioni della pensionata affetta oltre che da una forma tumorale piuttosto aggressiva anche da altre gravi patologie.
Giovedì, 20 febbraio 2020
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