Medicina verso la paralisi. L'Ordine: "Sinora solo promesse non mantenute" - LinkOristano
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Medicina verso la paralisi. L’Ordine: “Sinora solo promesse non mantenute”

Assistenza a rischio nell'ospedale di Oristano per la carenza di personale

Antonio Sulis preside dell'Ordine dei medici oristano

Reparto Medicina verso la paralisi. L’Ordine: “Sinora solo promesse non mantenute”
Assistenza a rischio nell’ospedale di Oristano per la carenza di personale

Si aggrava ulteriormente la situazione del reparto di medicina di Oristano, che rischia di bloccarsi, per la carenza di personale, spesso costretto a fare la spola tra Oristano e gli altri presidi di Bosa e Ghilarza, per coprire le carenze di organico. L’Ordine dei Medici interviene con una dura nota firmata dal presidente Antonio Sulis. La pubblichiamo di seguito

L’Ordine dei Medici Chirurghi di Oristano prende atto del grave disagio creatosi nel reparto di Medicina dell’ospedale San Martino di Oristano, dovuto a carenza di personale medico (ormai cronica), cui si aggiunge un ulteriore depauperamento per lo spostamento ad altri presidi allo scopo di coprirne carenze di organico, ma con il risultato paradossale di aggravare la già precaria situazione che nelle ultime settimane si vive nel suddetto reparto.

La Medicina di Oristano da oltre un anno si è gradualmente impoverita di medici per motivi di trasferimento o di aspettativa (senza mai ricevere sostituzione) a fronte di un’utenza di oltre 3000 pazienti in degenza ordinaria e un centinaio circa in regime di day hospital.

Antonio Sulis

Più volte sia l’ATS che l’Assessorato e l’Azienda Sanitaria sono stati richiamati a porre rimedio a questa emergenza; vi sono stati anche degli interventi in Consiglio comunale di Oristano al riguardo, senza che a tutt’oggi si siano visti risultati nonostante le rassicurazioni di interventi in merito da parte di codeste figure istituzionali.

E’ necessario ed opportuno porre rimedio non solo alla situazione del presidio ospedaliero San Martino, ma della sanità oristanese nel suo complesso, ed anche dei presidi ospedalieri di Ghilarza e Bosa.

Ci si domanda inoltre come si possa pensare di sanare la cronica assenza di figure professionali di alcune unità operative sguarnendone altre già di per sé in grave criticità; con tali risorse non si possono certo coprire le necessità di diverse strutture ed il solo risultato pare essere quello di non renderne affidabile, in termini di rischio clinico e di stress degli operatori, neanche una.
L’Ordine si rende comunque disponibile ad entrare nel merito delle problematiche e a collaborare per una loro soluzione.

Antonio Sulis – Presidente dell’Ordine dei medici

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