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Festival di Sanremo: accuse di sessismo anche dalla Commissaria di parità

Stefania Carletti chiede l'intervento della Commissione di vigilanza

Stefania Carletti

Festival di Sanremo: accuse di sessismo anche dalla Commissaria di parità
Stefania Carletti chiede l’intervento della Commissione di vigilanza

Dalle frasi sessiste del direttore artistico Amedeus,  alla partecipazione del rapper Junior Cally al Festival di Sanremo. Arrivano anche le critiche e  l’appello della consigliera di parità della Provincia di Oristano Stefania Carletti, inviate  alla Commissione di vigilanza dei servizi radiotelevisivi con un apposito documento ufficiale.

“Chiedo con forza agli organizzatori del Festival di Sanremo di non inviare al grande pubblico messaggi diseducativi quali “la bellezza e lo stare un passo indietro sono i requisiti richiesti a una donna per fare carriera”,  oppure i messaggi contenuti nei testi di uno dei partecipanti al Festival”, scrive  la consigliera Stefania Carletti.

“In tal senso”, prosegue la consigliera Stefania Carletti, “considero vergognoso e deplorevole che partecipi a Sanremo Junior Cally, un rapper per ragazzini/e che ha nel suo repertorio canzoni contenenti frasi come queste: «Lei si chiama Gioia, beve poi ingoia. Balla mezza nuda, dopo te la da. Si chiama Gioia, perché fa la tr*ia, sì, per la gioia di mamma e papà». Ritengo che la RAI dovrebbe svolgere un ruolo fondamentale non solo nel contrastare la violenza contro le donne ma altresì nell’evitare di fomentarla, dando spazio a questi “cantanti”, la Televisione pubblica non deve esprimere questa cultura”.

Stefania Carletti

“Come donna, come madre, come educatrice e professionista”, prosegue sempre la consigliera Stefania Carletti, “sono dell’opinione che la presenza al Festival di Sanremo di Junior Cally rappresenti un messaggio profondamente diseducativo oltre che di incitamento a un atteggiamento sprezzante  di abuso e maltrattamento nei confronti delle donne”.

“Essendo il Festival un evento con grande ascolto mediatico, questo messaggio volgare e violento potenzia atteggiamenti discriminatori e stereotipati contro il genere femminile. Si dovrebbero invece promuovere dei cambiamenti nei comportamenti sociali e culturali sessisti degli uomini fondati sul concetto di inferiorità  delle donne al fine di eliminare nei confronti di queste le violenze fisiche e psicologiche di cui sono vittime quotidianamente. Prego pertanto vivamente gli organizzatori di rivedere la possibilità che Junior Cally partecipi al Festival”, conclude Stefania Carletti.

Già lo scorso 21 gennaio, la rete nazionale di Consigliere, presieduta da Francesca Bagni Cipriani e Serenella Molendini, aveva inviato una lettera in cui si sosteneva che la Direzione artistica del Festival non fosse adeguata a dare un’immagine della donna e della società in linea con i valori della Costituzione e delle Convenzioni Europee che, invece, promuovono la parità di genere e il rispetto dell’immagine e della dignità della donna.

Giovedì, 23 gennaio 2020

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