Quasi un voto che si rinnova, davanti ai grandi falò di Sant'Antonio. Le foto - LinkOristano
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Quasi un voto che si rinnova, davanti ai grandi falò di Sant’Antonio. Le foto

Anche in tanti paesi della provincia di Oristano riproposta l'antica tradizione

Quasi un voto che si rinnova, davanti ai grandi falò di Sant’Antonio. Le foto
Anche in tanti paesi della provincia di Oristano riproposta l’antica tradizione

Anche in tantissimi centri della provincia di Oristano dal primo pomeriggio e sino a tarda notte si è fatta grande festa ieri  per “S’ Antoni de su fogu”. Un modo per ritrovarsi insieme. Quasi un voto che si scioglie. Nei rioni, nelle piazze, fra amici e coetanei ci si è riuniti in modo genuino. Un bel momento aggregazione popolare. Gli ingredienti c’erano tutti: un caldo fuoco, del buon vino, fae cun lardu e i dolci del carnevale ormai alle porte, per rendrere tutto ancora più bello.

Abbasanta, Allai, Ardauli, Busachi, Ghilarza e Norbello, per citarne alcune, hanno rivissuto la tradizione di Sant’Antonio Abate, custode del fuoco.

L’usanza unisce i compaesani alcuni giorni prima, con la raccolta della legna da ardere, il trasporto, spesso proprio nei pressi della chiesa del paese, e della disposizione dei tronchi. Ancora oggi in alcuni centri viene utilizzata “Sa tuva”, un grande tronco cavo privato di rami e radici.

L’accensione del grande falò e l’inizio della feste è sempre preceduto dalla benedizione dei tronchi da parte del parroco. In alcuni centri, come a Neoneli e Samugheo, il falò di Sant’Antonio è stata anche l’occasione per la prima uscita ufficiale dei gruppi delle maschere tradizionali del carnevale, a rendere le celebrazioni più vivaci e festose.

Abbasanta – Foto Gianni Caggiari

Venerdì, 17 gennaio 2020

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