Fondi mai spesi, l'Alta Marmilla non può averne di nuovi: una beffa - LinkOristano
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Fondi mai spesi, l’Alta Marmilla non può averne di nuovi: una beffa

Destinati a scuola, sanità e imprese. Il consigliere Cera (FI), a fianco a Comuni e Sindacati, porta il caso in Regione

emanuele cera

Fondi mai spesi, l’Alta Marmilla non può averne di nuovi: una beffa
Interrogazione del consigliere regionale Emanuele Cera 

Il consigliere regionale oristanese Emanuele Cera porta in Regione la vicenda del programma Snai per la Marmilla, finanziato da Stato e Regione, ma mai attuato: i fondi a disposizioni per scuole, sanità e imprese non sono stati ancora spesi a cinque anni dalla firma sull’accordo, nonostante l’urgenza di utilizzarli per cercare di risolvere il grave problema dello spopolamento.

Il consigliere di Forza Italia, attraverso un interrogazione, chiede al presidente della Giunta regionale Christian Solinas un intervento che consenta al più presto l’attuazione dei progetti previsti e già ammessi a finanziamento, così da dar avvio concretamente al piano. Cera sposa le istanze rilanciate nelle scorse settimane dai sindacati provinciali di Cgil, Cisl e Uil e dai Comuni della zona.

“La Strategia per le aree interne (Snai)”, spiega il consigliere Cera, “prevede di incrementare l’offerta di servizi pubblici, per garantire i diritti di cittadinanza (precondizione per lo sviluppo), e di far crescere la domanda di lavoro, l’occupazione e l’utilizzo del capitale territoriale latente (progetti di sviluppo locale)”.

“Il principale obiettivo della Snai”, prosegue il consigliere di Forza Italia, “è il contrasto del fenomeno dello spopolamento, ossia l’inversione del trend demografico, sia in termini di numero di residenti, sia in termini di composizione per età e natalità”.

“La Deliberazione della Giunta Regionale n. 36/23 del 25 luglio 2017 ha individuato, d’intesa con lo Stato, quale Area prototipo per la sperimentazione della Strategia Nazionale Aree Interne, il territorio dell’Alta Marmilla”, spiega ancora il consigliere Cera, “e ha approvato la Strategia dell Alta Marmilla con differenti interventi in quattro ambiti tematici: istruzione, salute, accessibilità e coesione e competività”.

“I ritardi nell’avvio delle iniziative programmate nella Strategia dell’Alta Marmilla”, aggiunge il consigliere regionale, “hanno amplificato, però, le problematiche oggetto di contrasto nell’area di intervento e stanno causando sfiducia negli amministratori e nel partenariato locale, che avevano fortemente creduto nella efficacia e nella rapidità di attuazione dello strumento sperimentale pilota”.

“I territorio dell’Alta Marmilla”, prosegue Cera, “dopo aver condiviso la Strategia Nazionale Snai, hanno promosso in anticipo una programmazione di sviluppo locale rispetto agli altri territori, che invece sono stati ammessi a finanziamento attraverso la successiva attuazione della Programmazione Territoriale, e oggi si ritrovano a prendere atto che gli altri territori stanno già attuando degli interventi, mentre la strategia dell’Alta Marmilla non riesce a essere attivata, nonostante nel mese di ottobre 2019 si sia assunto l’impegno con il Dipartimento delle Politiche di coesione di attivare gli interventi programmati entro l’anno”

“Essendo stato sottoscritto questo accordo ben 5 anni fa”, conclude il consigliere Cera, “tutto il territorio è tagliato fuori dai nuovi accordi territoriali di questa giunta. Vorremmo conoscere quali siano stati i problemi che hanno determinato questi ritardi e cosa la Regione voglia fare per attuare al più presto gli interventi previsti e ammessi a finanziamento, per dare finalmente una concreta attuazione della Snai”.

Venerdì, 17 gennaio 2020

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