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Appello degli ecologisti: “Salviamo la Sardegna e le sue coste”

Documento contro il disegno di legge regionale per un nuovo piano casa

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“Salviamo la Sardegna e le sue coste”. Appello degli ecologisti
Documento contro il disegno di legge regionale per un nuovo piano casa

Gli ecologisti lanciano un appello per contrastare l’eventualità di nuove costruzioni sul mare in Sardegna, nella fascia protetta dei 300 metri. Gruppo d’intervento giuridico, Wwf, Fai, Italia nostra e altre associazioni ambientaliste contesta il disegno di legge per un nuovo piano casa approvato dalla Giunta regionale di centrodestra, che arriverà in Consiglio, per l’approvazione, dopo la manovra finanziaria, quindi questa primavera.

“In nome dei profitti derivanti dallo sfruttamento del turismo si riducono e sviliscono l’ambiente e il paesaggio, imboccando una strada che non può che portare alla progressiva distruzione di quella bellezza che attira i turisti di tutto il mondo, e che rende i sardi fieri della loro terra”, sostengono Stefano Deliperi, Anna Maria Banchi, Maria Paola Morittu e Sandro Roggio, fra i primi firmatari dell’appello, a seguire Ella Baffoni, Mauro Baioni, Paolo Berdini, Paola Bonora, Massimo Bray, Carlo Cellamare, Vezio De Lucia, Lidia Decandia, Vittorio Emiliani, Domenico Finiguerra, Paolo Flores, Ebe Giacometti, Maria Pia Guermandi, Maria  Cristina Lattanzi, Paolo Maddalena, Anna Marson, Fausto Martino, Tomaso Montanari, Giuseppe Morganti, Pancho Pardi, Rita Paris,  Enzo Scandurra, Giancarlo Storto, Walter Tocci.

“Oggi l’ennesimo disegno di legge regionale che intende moltiplicare cemento e cubature edilizie, persino nella fascia più prossima al mare e nelle aree agricole, incombe sul futuro dell’isola. Prima che il provvedimento ottenga l’approvazione del Consiglio Regionale, chiamiamo il mondo della politica, della cultura, dell’impegno civico della Nazione a mobilitarsi perché le coste della Sardegna non vengano ulteriormente umiliate e ferite da disposizioni ad alto rischio di incostituzionalità”.

“Chiediamo che siano rispettati i vincoli di inedificabilità della fascia costiera, in particolare dei 300 metri dalla battigia, che da decenni difendono le coste della Sardegna”, aggiungono i firmatari del documento in difesa delle coste, “previsti anche dal Piano paesaggistico regionale (Ppr), vincoli ignorati dal disegno di legge, per ottenere, con il sempiterno fasullo appello al miglioramento ecologico del patrimonio edilizio esistente e allo ‘sviluppo sostenibile’, un effimero ritorno economico per alcune categorie”. (AGI)

Giovedì, 16 gennaio 2020

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