Pronto Soccorso chiuso a Ghilarza: fiaccolata e blocco sulla Statale 131 - LinkOristano
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Pronto Soccorso chiuso a Ghilarza: fiaccolata e blocco sulla Statale 131

Nuove iniziative del "Comitato Civico per l'Ospedale Delogu bene comune" che lancia un appello ai sindaci

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Pronto Soccorso chiuso a Ghilarza: fiaccolata e occupazione della 131
L’intervento del “Comitato Civico per l’Ospedale Delogu bene comune”

Il “Comitato Civico per l’Ospedale Delogu bene comune” di Ghilarza non abbandona la sua lotta per la riapertura del servizio di Pronto Soccorso e annuncia una nuova fiaccolata, prevista per venerdì 24 gennaio e l’occupazione temporanea della Statale 131, nel tratto Abbasanta – Paulilatino, in programma per il mese di febbraio.

Il Comitato chiede inoltre l’aiuto dei sindaci del territorio, affinché convochino i consigli comunali in una seduta straordinaria comune, da tenersi nei locali dell’Auditorium Comunale di Ghilarza, per sollecitare insieme le autorità competenti la regolare riapertura del Punto di Primo Intervento.

Di seguito la nota ufficiale del Comitato.

Finalmente, dopo mesi, l’impegno e la lotta del territorio hanno prodotto la riattivazione dei posti letto del Reparto di Medicina, sospesi fin dal 17 giugno del 2019 a causa della esiguità numerica del personale medico, e la ripresa dell’attività del Centro di Riferimento Alzheimer, rese possibili dalla recente firma di alcuni contratti libero professionali.

Ad oggi, nonostante l’urgenza di soluzioni adeguate, non si ha, invece, alcuna notizia sull’avvio della procedura di assunzione dei dirigenti medici, dei tecnici e del personale infermieristico che dovrebbero coprire gli storici vuoti di organico che limitano tutti i servizi ospedalieri e gli ulteriori posti che rimarranno scoperti, a brevissima scadenza, per la già prevista uscita degli attuali titolari; sull’approvazione e realizzazione dei progetti già finanziati, relativi all’adeguamento della struttura ospedaliera del Delogu attraverso gli interventi obbligatori di messa in sicurezza e di prevenzione incendi; sull’integrazione del quadro operativo della medicina territoriale.

E, soprattutto, continua a rimanere chiuso il servizio di Primo Intervento, nonostante il vigente piano regionale di rimodulazione della rete ospedaliera abbia assegnato al presidio di Ghilarza la qualifica specifica di Centro di Emergenza Territoriale!

Non sfugge, certamente, ai cittadini dell’Alto Oristanese e ai relativi amministratori l’insostenibilità di una situazione che protrae nel tempo le decisioni urgenti e indispensabili per una effettiva rimozione del reale ed evidente stato di diffuso pericolo derivante dalla perdurante chiusura di un servizio assolutamente irrinunciabile che, storicamente, ha configurato la mano tesa dello Stato e della Regione verso un territorio debole e marginale, che registra il più alto tasso di invecchiamento e, quindi, di precarietà sanitaria di tutta l’area sarda.

La manifestazione popolare di protesta organizzata dal Comitato nella serata del 29 novembre 2019 non ha avuto risposte adeguate e la gravità di una situazione che, per la mancanza del servizio di Primo Intervento, blocca di fatto i ricoveri nel reparto di Medicina, impone la calendarizzazione di un quadro di iniziative forti, tese a sollecitare non solo la soluzione urgente dei problemi dell’Ospedale di Ghilarza, ma anche di quelli analoghi che vivono i presidi ospedalieri minori della nostra Isola che, nella pur condivisa logica del piano regionale, dovrebbero operare da filtro nei confronti dei medi e grandi ospedali.

Il Comitato Civico propone al territorio una articolazione delle manifestazioni di protesta e di lotta per il prossimo trimestre, che prevede una nuova fiaccolata di lotta per la serata del prossimo 24 gennaio; una occupazione, regolata, della S.S. 131 nel tratto Abbasanta- Paulilatino, per il prossimo mese di febbraio; la convocazione a Ghilarza degli Stati Generali dei Comitati di lotta a difesa dei presidi ospedalieri dei territori deboli e marginali della nostra Isola per il mese di marzo; la proposta della “mossa del cavallo”, da giocare scopertamente, in mancanza di risposte, per frenare legalmente la procedura elettorale che deve precedere lo svolgimento delle elezioni comunali della prossima primavera.

Il “Comitato Civico per l’Ospedale Delogu bene comune” rivendica fermamente il rispetto e la regolare attuazione del piano regionale di ridefinizione della rete ospedaliera: nulla di più e nulla di meno chiede alla Giunta, all’assessore regionale competente e ai vertici di Ats, Areus e Assl di Oristano.

Siamo un modesto Comitato di donne e di uomini impegnati a difendere il proprio territorio e, per la nostra lotta, chiediamo aiuto e sostegno ai sindaci e ai capigruppo di maggioranza e di minoranza dei comuni interessati, ai parroci della nostra terra di frontiera, ai presidenti delle associazioni e agli operatori della scuola, della cultura e del volontariato dell’Alto Oristanese, ai rappresentanti politici e sindacali.

Aiutateci nello sforzo di mobilitazione e nel rapporto responsabile con la popolazione, aiutateci a dare coscienza dei diritti e a rivendicare il rispetto dei doveri da parte di tutti, aiutateci per la manifestazione del prossimo 24 gennaio
a supporto della quale chiediamo ai sindaci di convocare i rispettivi Consigli comunali in seduta straordinaria, nei locali dell’Auditorium Comunale di Ghilarza, per sollecitare dalle Autorità competenti la regolare riapertura del Punto di Primo Intervento.

Per il Coordinamento
Raffaele Manca – Livio Deligia – Immacolata Boeddu

Martedì, 14 gennaio 2020

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