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Via ai mercatini dell’artigianato a Oristano e Torre Grande

Gli impegni del Comune e dell’Associazione culturale Eleonora, dopo il successo de "Il Tornio di via Figoli"

Via ai mercatini dell’artigianato a Oristano e Torre Grande
Gli impegni del Comune e dell’Associazione culturale Eleonora, dopo il successo de “Il Tornio di via Figoli”

Si chiudono con un bilancio positivo e un occhio rivolto verso gli impegni dei prossimi mesi, le iniziative promosse nel periodo festivo dall’Assessorato all’Artigianato del Comune di Oristano.

“Il Tornio di via Figoli non solo ha messo in mostra le eccellenze delle nostre produzioni ceramiche, ma ha ottenuto eccellenti giudizi da parte dei 3000 visitatori che hanno apprezzato i lavori esposti a Palazzo Arcais – osserva l’Assessore alle Attività produttive Pupa Tarantini -. Il Mercatino natalizio forse non ha riscosso lo stesso successo di pubblico anche a causa del maltempo, ma ha dato modo ai creativi e agli artigiani presenti di proporre i loro prodotti e soprattutto di affinare la nuova offerta artistica artigianale e commerciale per il 2020”.

“Insieme all’Assessorato all’Artigianato stiamo mettendo a punto diverse idee per rilanciare il mercatino dei creativi e degli artigiani”, precisa Milena Carta presidente dell’Associazione culturale Eleonora. “Con il Comune abbiamo instaurato un rapporto di grande collaborazione che si concretizzerà nei prossimi mesi con il Mercatino delle donne dell’8 marzo allo Smart di Torangius, con la seconda edizione della Festa di primavera che, dopo il fortunato esordio del 2018 quest’anno ritorna a Torre Grande con una edizione che vuole ripetere quel successo, ma anche con “Creativi sotto la Torre” che ritorna con cadenza mensile come lo scorso anno”.

Pupa Tarantini

“È un obiettivo condiviso dalla Giunta Lutzu – assicura l’Assessore Tarantini -. Per noi è fondamentale mettere tutti nelle condizioni di lavorare e far conoscere le opere e i loro prodotti, prima di tutto quelli locali”.

Il Tornio di via Figoli anche quest’anno è stato protagonista, durante lo shopping natalizio, nel centro storico di Oristano. La manifestazione che esalta l’antica arte ceramica oristanese è stata ospitata a Palazzo Arcais con seminari, concerti, laboratori, spettacoli, visite guidate e naturalmente con l’esposizione delle produzione ceramiche dei maestri artigiani oristanesi.

La manifestazione, organizzata dall’Assessorato dell’artigianato in collaborazione con l’Associazione italiana città della ceramica, l’Assessorato regionale al turismo e all’artigianato, la Provincia e la Pro Loco, ha visto la partecipazione di diversi artigiani locali del settore ceramico: Ceramica Maestri d’Arte – CMA, Luce buio di Caterina Porcu, Ceramiche Manis, Ceramiche artistiche di Valentina Pisu, Ceramiche artistiche Margherita Pilloni. In esposizione anche i gioielli del Laboratorio Orafo Renolfi, di Adriano Firinu / Sardegna Brillante, del Laboratorio Orafo Peppino Mele e del Laboratorio Orafo Anna Paola Sanna oltre che i prodotti di bio-cosmesi naturale e delle argille di MelaVerdeBio con erbe di Janas. L’esposizione è stata arricchita dall’installazione scenografica di Luisella e Marinella Foddis, dalle creazioni del laboratorio artistico stilistico di Carlo Petromilli e dalla proiezione del videodocumentario sulla ceramica di Gianni Ledda. L’installazione scenica, ideata dall’Assessore Tarantini, richiamava una scala che rappresentava il progressivo apporto della ceramica, attraverso il simbolo delle scarpette rosse, nel percorso contro la violenza di genere.

“A Oristano è nato un progetto che sta funzionando molto bene dal punto di vista della comunicazione e della promozione dell’arte ceramica, in questo caso abbinata alla difesa dei diritti delle donne – ha detto in un video messaggio trasmesso all’interno di Palazzo Arcais, Massimo Isola, Presidente nazionale dell’AICC -. Sul tema della battaglia contro la violenza alle donne, Oristano è una città che vanta una storia secolare su cui giustamente ha saputo far interagire il mondo della ceramica. L’esperienza di Oristano con le scarpette rosse in ceramica è stata importante, l’abbiamo condivisa e promossa a livello nazionale. La risposta dell’AICC è stata sorprendente: le città hanno risposto in modo molto forte e plurale. In alcune città hanno prevalso gli eventi, in altre l’attività espositiva, in altre ancora i progetti realizzati da e con le scuole. Grazie a queste iniziative riusciamo molto bene a raccontare chi siamo”.

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