In ospedale subito le camere per i detenuti: "Protesteremo a oltranza" - LinkOristano
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In ospedale subito le camere per i detenuti: “Protesteremo a oltranza”

A Oristano sit-in di polizia penitenziaria e Sap e incontro con i vertici Assl

Oristano - sit in polizia penitenziaria assl

Al San Martino subito le camere di sicurezza: “protesteremo a oltranza”
A Oristano sit in di polizia penitenziaria e Sap e incontro con i vertici Assl

I sindacati della polizia penitenziaria Uspp e Uilpa hanno protestato questa mattina, insieme al Sindacato Autonomo di Polizia (Sap), contro i vertici della sanità a cui si chiede ormai da anni di creare apposite camere di sicurezza nell’ospedale San Martino, per il ricovero dei detenuti.

Una richiesta che va avanti da più di due anni, ma che ancora non ha trovato una soluzione. In programma per questa mattina anche l’incontro tra sindacati e vertici della Assl. Dalla polizia anche l’offerta di dividere i costi con la Assl per il personale e la ristrutturazione.

“La protesta andrà avanti finché non verranno esaudite le promesse fatte”, ha detto il referente per la polizia penitenziaria Salvatore Lucia. “Promesse che vengono rimandate da più di due anni. La Sardegna si trova vent’anni indietro in rispetto alle altre regioni di Italia: in Lombardia questa questione è stata risolta ben 25 anni fa”.

“In tutte le città dove ci sono istituti penitenziari”, prosegue Lucia, “è stato deciso di istituire strutture di ricovero apposite per i detenuti. Al San Paolo di Milano c’è addirittura il reparto di polizia penitenziaria, con venti posti letto”.

“Tra i problemi da considerare, oltre la sicurezza per gli agenti, gli operatori sanitari e gli altri cittadini liberi”, conclude Lucia, “sono anche le tentate evasioni. A Oristano abbiamo detenuti di stampo mafioso, e se questi decidessero di evadere non considererebbero solo noi agenti, ma potrebbero coinvolgere i pazienti e medici e infermieri creando un problema per tutti. Inoltre viene a mancare la libertà e la privacy degli altri pazienti, a cui viene meno la privacy e la propria serenità, trovandosi poliziotti sulla porta o in camera”.

Martedì, 7 gennaio 2020

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