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Un “ballu tundu” che unisce tradizioni slave e sarde

A Narbolia e Assolo due appuntamenti legati allo scambio culturale con la diaspora post-sovietica in Sardegna

NARBOLIA 1

Un “ballu tundu” che unisce tradizioni slave e sarde
A Narbolia e Assolo due appuntamenti legati allo scambio culturale con la diaspora post-sovietica in Sardegna

Il gruppo a Narbolia

Costumi popolari e tradizioni slave hanno incontrato la Sardegna in due appuntamenti svolti a Narbolia e Assolo, culminati con un “ballu tundu” accompagnato dal salterio slavo.

I due scambi culturali sono promossi all’interno del progetto “INSIEME – Rete per la conoscenza e aggregazione 2019-2020”, un’iniziativa di aggregazione e scambio culturale con la diaspora post-sovietica in Sardegna.

A Narbolia l’incontro si è svolto nel salone parrocchiale alla presenza del sindaco del paese Gian Giuseppe Vargiu e la partecipazione del gruppo Folk Santa Reparata, che ha presentato l’abito tradizionale, per poi esibirsi in un speciale ed originale “ballu tundu”, accompagnato dal “Tsymbally” (salterio slavo) suonato dalla musicista bielorussa Tatsiana Syravezhkina, residente in Sardegna, ma in patria direttrice dell’Orchestra per salterio di Gomel.

Ad Assolo l’incontro l’incontro tra i rappresentanti delle due cultura è avvenuto nell’Aula consiliare comunale alla presenza del Sindaco Giuseppe Minnei e di altri esponenti dell’Amministrazione comunale.

Nel corso dei due incontri, avvenuti qualche giorno prima di Natale, sono stati presentati i costumi popolari bielorussi, russi e ucraini, strumenti tradizionali slavi, aneddoti e curiosità. Infine non poteva mancare la presentazione delle tradizioni slave legate alle festività di fine anno con Nonno Gelo (il Babbo Natale slavo), sua Nipotina Snegurochla (Nevina) che portano i regali la notte del 31 dicembre sotto l’Abete di Capodanno.

La musicista Tatsiana Syravezhkina, la goirnalista Olesya Gamotina, la referente del punto di incontro “Insieme” Zhanna Sotnik, l’animatricedella biblioteca “Rodnoe Slovo” Nadja Bylan, la direttrice del Centro lingua russa Cagliari Inna Naletko e l’operatore dell’associazone Cittadini del Mondo Pier Paolo Fulio, hanno illustrato le varie attività di scambio culturale e conoscenza reciproca che la diaspora post sovietica realizza nei locali della Parrocchia di Sant’Eulalia a Cagliari.

A conclusione dei incontri, molto calorosi e partecipati di Narbolia e Assolo, tutti i presenti sono stati invitati al prossimo evento molto atteso da  tutta la comunità dell’Europa Orientale e dai tanti amanti della cultura e musica slava per il prossimo 12 gennaio, alle 15:30, quando l’Auditorium del Conservatorio di Cagliari con i suoi oltre 800 posti, ospiterà il Gran Concerto per il Natale e Capodanno Ortodosso e di Rito Orientale con la partecipazione di un complesso musicale proveniente dalla Belarus e la partecipazione straordinaria di alcuni musicisti e docenti  del conservatorio. L’ingresso è gratuito.

Le attività del “INSIEME – Rete per la conoscenza e aggregazione 2019-2020”, si tengono con il sostegno della LR 46/90 della Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato del lavoro, formazione professionale,  cooperazione e sicurezza sociale.

Il gruppo ad Assolo con il sindaco

Sabato, 4 gennaio 2020

 

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