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Consiglio straordinario per l’ospedale di Bosa: appello al personale

Lettera aperta del sindaco Casula a medici, infermieri e operatori del nosocomio

Pier Franco Casula

Consiglio straordinario per l’ospedale di Bosa: appello al personale
Lettera aperta del sindaco Casula a medici, infermieri e operatori del nosocomio

Il sindaco di Bosa Pier Franco Casula ha indetto un consiglio comunale straordinario, per discutere delle problematiche riguardanti il presidio ospedaliero della cittadina. In una lettera aperta al personale dell’ospedale, il sindaco ha richiesto la presenza di chi, con enormi difficoltà, sta continuando a lavorare nel sistema sanitario bosano. Il Consiglio si terrà oggi alle 18.30.

La scorsa settimana, il primo cittadino, aveva chiesto alla Regione la chiusura del presidio ospedaliero: una provocazione per denunciare le gravi carenze del nosocomio. 

Di seguito la lettera aperta del sindaco Pier Franco Casula.

Avremmo tutti voluto una vigilia di Natale più serena, senza pensieri e pure per il sempre più concreto ridimensionamento dell’Ospedale di Bosa. Paure che non nascono adesso, ma che sono il frutto di una politica sanitaria che negli ultimi decenni ha cercato di scimmiottare modelli continentali che non ci appartengano, fallendo miseramente.

Forse nessuno di noi pensava che ci saremmo trovati davanti ad un bivio come questo, ma siamo qui: da un lato la tentazione di mollare lutto e accettare le decisioni di altri, dall’altro continuare a lottare per garantire alla popolazione del territorio il diritto alla salute.

Pier Franco Casula

Ecco perché stasera ci sarà un Consiglio comunale straordinario, ecco perché ci rivolgiamo a voi, personale tutto, per chiedervi di resistere, di stare al fianco dei cittadini ma, soprattutto, della Giustizia.

Siamo a conoscenza delle enormi difficoltà in cui operate, con molte rinunce e con a rischio la vostra professionalità. Ecco perché vi chiediamo un vostro ulteriore contributo, di presenza e condivisione, per una lotta dl civiltà, per vedere riconosciuto il “Diritto per eccellenza”. Non lasciamo che siano altri a decidere per noi. Resistiamo!

Oggi si deve alzare dal territorio una voce unica, che solleciti chi di dovere a prendere decisioni per dare dignità ai servizi ospedalieri e territoriali, sempre più martoriati.

Assessorato, ATS, ASSL? Non comprendiamo di chi siano le eventuali responsabilità e non vogliamo fare caccia alle streghe, ma a loro spetta il compito, il dovere di intervenire, per incaricare il personale che serve, per gratificare le professionalità che garantiscono la continuità dei servizi.

Nel mentre la voce dev’essere unica e forte, con voi in prima linea, già da stasera: l’ospedale di Bosa non deve chiudere, i suoi servizi potenziati e, compresi quelli territoriali, adeguati al bisogno.

Grazie per quello che avete tatto, per ciò che state facendo e per quello che farete per la sua tutela.

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