Energia dai rifiuti: nell'impianto di Arborea si produrrà il metano - LinkOristano
Prima categoria

Energia dai rifiuti: nell’impianto di Arborea si produrrà il metano

Il Consorzio industriale dell'oristanese presenta il progetto che sarà operativo tra alcuni anni

Arborea - impianto rifiuti - presentazionedigestiona anaerobica

Energia dai rifiuti: nell’impianto di Arborea si produrrà il metano
Il Consorzio industriale dell’oristanese presenta il progetto che sarà operativo tra alcuni anni

Foto di Linkoristano

Un impianto per trasformare la sostanza organica in metano sorgerà nell’impianto di compostaggio di Masangionis, ad Arborea. Si tratta di una sezione di digestione anaerobica. Il progetto è stato presentato questa mattina nei locali dell’impianto dal presidente del Consorzio industriale di Oristano, Massimiliano Daga; dal presidente del comitato scientifico di Legambiente Sardegna, Vincenzo Tiana e da Rosella Manconi, ingegnere ambientale del Comitato scientifico di Legambiente.

“La nuova sezione dell’impianto permetterà di produrre biogas, che sarà convertito in energia”, ha detto il presidente del Consorzio industriale, Daga, “ciò consentirà un risparmio di quasi un milione di euro in approvvigionamento elettrico. Un risparmio che potrà estendersi a Comuni e provati cittadini”.

La digestione anaerobica è un processo che permette di trattare la sostanza organica presente nei vegetali, nei grassi animali, nei rifiuti urbani o nei fanghi di depurazione, ottenendo, appunto, un combustibile gassoso detto biogas. È un processo spontaneo che avviene in assenza di ossigeno.

“Lavorare in assenza di ossigeno”, ha detto ancora Daga, “permetterà una migliore qualità della vita delle persone senza impattare il territorio”.

Il progetto permetterà, infatti, di essere autosufficienti a livello energetico e si migliorerà la qualità dell’ambiente e della vita. La compatibilità ambientale sarà massima. Per diminuire ulteriormente gli odori, dalla prossima primavera l’impianto sarà anche dotato di alcuni cannoni che sparano aria e prodotti che contengono molecole che fanno decadere gli odori. Insieme ai cannoni saranno utilizzati dei teli in polietilene che proteggono i rifiuti, evitando emissioni diffuse e infiltrazioni d’acqua.

Il progetto nei prossimi mesi sarà al centro di un percorso partecipativo, a cura di Legambiente.

“Noi come Legambiente”, ha detto il presidente del Comitato scientifico, Vincenzo Tiana, “faremo informazione, ascolteremo comitati, comuni e cittadini. Li informeremo e li ascolteremo. Per fare questo ci serviremo di esperti del settore”.

Il primo incontro è in programma il prossimo 15 gennaio.

“La platea”, ha spiegato Rosella Manconi di Legambiente, “sarà istituzionale, ma già dal mese di febbraio, data dell’ultimo appuntamento incontreremo tutta la provincia di Oristano”.

La sezione di digestione anaerobica dell’impianto di Masangionis vedrà la luce tra un paio d’anni. Per realizzarla il Consorzio industriale ha ottenuto un finanziamento di 8 milioni dalla Regione Sardegna, ai quali aggiungerà un contributo di 890 mila euro.

Foto Linkoristano

Mercoledì, 18 dicembre 2019

commenta