Discarica sui monti di Morgongiori: "La Regione ha detto no" - LinkOristano
Prima categoria

Discarica sui monti di Morgongiori: “La Regione ha detto no”

Confermata la linea degli ambientalisti: non può essere realizzata sui terreni ad uso civico

Morgongiori - Cava Serra Bingias

Discarica a Morgongiori: “Non si può fare sui terreni a uso civico. E non si farà”
Il Servizio attuazione misure agroambientali e salvaguardia della biodiversità della Regione risponde alle osservazioni del GriG

L’Assessorato dell’Agricoltura – Servizio attuazione misure agroambientali e salvaguardia della biodiversità della Regione autonoma della Sardegna ha risposto all’istanza inviata dal GriG lo scorso 24 novembre alle Amministrazioni pubbliche competenti riguardo quello che gli ambientalisti definiscono “l’assurdo progetto per la realizzazione di una discarica in una cava dismessa sul Monte Arci, in un’area di grande valore ambientale”.

Lo ha reso noto il Gruppo di Intervento giuridico attraverso una nota firmata da Stefano Deliperi.

“Gli usi civici, intesi come i diritti delle collettività sarde ad utilizzare beni immobili comunali e privati, rispettando i valori ambientali e le risorse naturali, appartengono ai cittadini residenti nel Comune nella cui circoscrizione sono ubicati gli immobili soggetti all’uso e, ai sensi della L. n. 431/85 e del D.Lgs. n. 42/2004, sono tutelati sotto il profilo ambientale e paesaggistico. Inoltre sulle terre civiche, anche in caso di mutamento di destinazione (possibile solo qualora il Comune sia dotato di un Piano di Valorizzazione e recupero delle terre civiche approvato e obbligatoriamente di durata temporale predeterminata), la stessa destinazione non può comunque pregiudicare la reviviscenza della precedente quando cessa lo scopo per il quale il mutamento viene autorizzato”, si legge nella risposta arrivata agli ambientalisti del GriG dalla Regione. “Per quanto sopra, il Servizio scrivente non può che esprimere parere negativo sulla previsione di una discarica di rifiuti su terreni con diritto di uso civico”.

Inoltre, si legge ancora “i Comuni di Morgongiori e di Uras non sono ancora dotati di un Piano di Valorizzazione e recupero delle terre civiche (art. 8 della L.R. n.12/1994) che rappresenta il principale strumento di programmazione per il corretto utilizzo di tutti i terreni soggetti ad uso civico”, conseguentemente nessun atto di disposizione di terre civiche è consentito.

“Il progetto dell’Amministrazione comunale di Morgongiori è quindi inattuabile”, si legge nella nota del Grig, riepilogando quanto è stato scritto nell’avviso al pubblico che ha annunciato, mesi fa, l’avvio del necessario procedimento di valutazione di impatto ambientale (V.I.A.): “L’intervento scaturisce dall’espressa volontà dell’Amministrazione comunale di Morgongiori di valorizzare economicamente il sito dell’ex cava di perlite in loc. Serra Bingias, ubicato ai margini sudoccidentali del complesso montuoso del Monte Arci. Con tale intento, a seguito di apposita procedura concorsuale ad evidenza pubblica, le aree dell’ex cava sono state affidate in concessione alla società A&T Project Srl, proponente l’intervento, ai fini della realizzazione di una discarica per rifiuti non pericolosi provvista di cella dedicata ad ospitare rifiuti contenenti amianto. In coerenza con i fabbisogni di smaltimento in discarica attualmente prospettati dalla pianificazione regionale in materia di gestione dei rifiuti speciali, l’impianto avrà una volumetria utile di 175.000 m²: 150.000 m³ di RS da utenze diffuse e 25.000 m³ di rifiuti contenenti amianto. L’attività di smaltimento controllato sfrutterà i volumi resi disponibili dalle pregresse attività estrattive fino al sostanziale ripristino delle quote raggiunte dal terreno nella configurazione morfologica originaria, avuto riguardo dell’esigenza di assicurare un ottimale drenaggio ed allontanamento delle acque superficiali”.

“Quello che non emerge con chiarezza dai documenti del procedimento di V.I.A. in corso appare, invece, preclusivo”, si legge ancora nella nota diffusa dagli ambientalisti, “gran parte di quei terreni sono a uso civico. Si, appartengono ai demani civici di Morgongiori e di Uras, appartengono ai cittadini di Morgongiori e di Uras, sono terre collettive.  Non sono, quindi, nella disponibilità dei rispettivi Comuni, che ne hanno la sola gestione nell’interesse delle collettività locali”.

L’associazione ecologista Gruppo d’intervento Giuridico onlus aveva, pertanto, inoltrato una specifica segnalazione al Servizio Valutazioni Ambientali (S.V.A.) della Regione autonoma della Sardegna e, per le opportune attività di competenza, alla Direzione generale dell’Agenzia Argea Sardegna, alla Direzione generale Pianificazione Territoriale e Vigilanza della Regione autonoma della Sardegna, alla Soprintendenza per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Cagliari, ai Comuni di Morgongiori e di Uras, al Commissario per gli usi civici per la Sardegna e alle Procure della Repubblica di Cagliari e di Oristano.

“Le richieste sono state chiare”, conclude l’associazione animalista, “la declaratoria di non compatibilità ambientale e l’adozione degli opportuni provvedimenti di annullamento in via di autotutela di eventuali provvedimenti illegittimi di concessione dell’area per la realizzazione della discarica.Ora il chiaro pronunciamento dell’Assessorato regionale dell’Agricoltura – Servizio attuazione misure agroambientali e salvaguardia della biodiversità: quella discarica non si può fare e non si farà.L’unica cosa sensata sarebbe la bonifica e il ripristino ambientale della cava dismessa, è così difficile comprenderlo”?

Giovedì, 12 dicembre 2019

commenta