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Progetto dell’Imc di Torre Grande per l’allevamento delle ostriche

In Sardegna si concentra più delle metà della produzione nazionale

Ostriche Sardegna IMC

Progetto dell’Imc di Torre Grande per l’allevamento delle ostriche
In Sardegna si concentra più delle metà della produzione nazionale

Foto IMC

In Sardegna si producono circa 90 tonnellate di ostriche l’anno, su un totale di 145 allevate a livello nazionale. Una parte è destinata al mercato locale, ma una buona quantità di questi pregiati molluschi bivalvi viene esportata anche nel resto della penisola e in Francia, dove sono apprezzatissimi per la loro qualità. Per valorizzare una produzione sostenibile delle ostriche nel sistema della molluschicoltura nelle aree lagunari e costiere dell’isola, la Fondazione Imc – Centro Marino Internazionale, in collaborazione con Sardegna Ricerche, negli ultimi tre anni ha portato avanti il progetto cluster ‘OstrInnova’.

L’iniziativa, i cui primi risultati sono stati presentati stamane a Cagliari, punta a costruire delle innovative opportunità di business per le marinerie sarde e a sperimentare tecniche per ottenere e sviluppare il seme.

Tra gli obiettivi del progetto, anche la sensibilizzazione delle imprese sul tema dell’innovazione.

A una decina di aziende produttrici sarde è stato offerto un supporto nello sviluppo di un percorso produttivo, con una riconversione di prodotto a favore del trend di mercato, mirata anche a sviluppare un’azione di marketing istituzionale.

“Il progetto è iniziato nel 2016 e all’epoca”, ha spiegato Philip Graham, ricercatore Imc, “c’erano due grandi produttori, più altri molto piccoli, per produzioni limitate e di nicchia. Le potenzialità dell’ostricoltura sono elevate, perché la richiesta del mercato nazionale è alta. Tra l’altro, le ostriche sarde sono apprezzatissime anche in Francia perché sono di buona qualità”. Quelle che si trovano in vendita pesano, in media, 80 grammi l’una. La classe dipende dalla forma, dal colore, dal sapore e dalla quantità di parte edibile.

“Negli ultimi anni”, ha aggiunto Graham, “sono sempre più numerosi i produttori che vogliono affacciarsi al mondo dell’ostricoltura in Sardegna. Ci sono piccole produzioni a Sant’Antioco, a Calasetta, entrambe nel Sulcis Iglesiente, e poi a Santa Gilla (Cagliari), e a Porto Pozzo (Santa Teresa di Gallura). Per ora, le realtà medio-grandi e più conosciute sono una decina”. (AGI)

Giovedì, 5 dicembre 2019

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