Abbattimento dei cormorani a Mistras: esposto degli ambientalisti - LinkOristano
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Abbattimento dei cormorani a Mistras: esposto degli ambientalisti

Iniziativa del Gruppo di intervento giuridico

Falco pescatore

Abbattimento dei cormorani a Mistras: esposto degli ambientalisti
Iniziativa del Gruppo di intervento giuridico

Falco pescatore – Foto di Iosto Doneddu

Le procedure di abbattimento controllato dei cormorani negli stagnmi oristanesi sono al centro di un epostso inoltrato dal Grupopo di in tervento giuridico. L’esposto è la conseguenza di un epidoscio denunciato dal referente dell’associazione ambientalista Stefano Deliperi.

“Allo Stagno di Mistras, importantissima zona umida fra Oristano e Cabras”, scrive Deliperi, “numerosi ornitologi intenti all’osservazione dell’avifauna selvatica, in particolare del raro Falco pescatore (Pandion haliaetus), all’imbrunire del 25 e del 26 novembre 2019 si sono trovati davanti a uno spettacolo non certo memorabile: da postazioni fisse e da barchini partiva una nutrita serie di fucilate per far fuori i Cormorani (Phalacrocorax carbo)”.

Secondo quanto riferisce Deliperi “non sarebbe stato presente personale del Corpo forestale e di vigilanza ambientale, come necessario nell’eventuale caso si trattasse di un piano di abbattimento controllato.”

“Il risultato – oltre all’abbattimento di numerosi esemplari di Cormorano – sarebbero stati il palese disturbo e il precipitoso allontanamento di tutte l’avifauna selvatica presente, dai Fenicotteri al Falco pescatore, dai Limicoli agli Anatidi”, sostiene ancora Stefano Deliperi del Gruppo di intervento giuridico. “E questo in una zona umida d’importanza internazionale, in un sito di importanza comunitaria (S.I.C.), in una zona di protezione speciale (Z.P.S.) proprio per la rilevantissima presenza di avifauna selvatica protetta”.

L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico ha inviato stamane una specifica istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti al Ministero dell’Ambiente, al Servizio tutela della natura della Regione autonoma della Sardegna, all’I.S.P.R.A. e al Corpo forestale e di vigilanza ambientale per verificare “se tali battute di caccia – con quelle modalità – siano o meno autorizzate”.

Giovedì, 28 novembre 2019

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