"La discarica a Morgongiori non si può fare. La cava è nei terreni a uso civico" - LinkOristano
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“La discarica a Morgongiori non si può fare. La cava è nei terreni a uso civico”

L'associazione ambientalista Grig chiede lo stop del progetto al Servizio Valutazioni Ambientali

Discarica a Morgongiori, GriG: “Nel sito terreni agricoli a uso civico”
L’associazione ambientalista Grig chiede lo stop del progetto al Servizio Valutazioni Ambientali

Il sito del progetto

Il Gruppo di intervento giuridico onlus chiede la bocciatura del progetto per la realizzazione di una discarica di rifiuti non pericolosi, provvista di una cella dedicata a smaltire materiale con amianto, nell’ex cava di Serra Bingias, nel territorio di Morgongiori.

Pubblichiamo integralmente l’intervento del responsabile del Grig, Stefano Deliperi.

L’Amministrazione comunale di Morgongiori ha avuto una bella idea: risanare una cava dismessa realizzandovi una discarica.
Sul Monte Arci, in un’area di grande valore ambientale.
Ecco quanto scritto nell’avviso al pubblico che ha annunciato, mesi fa, l’avvio del necessario procedimento di valutazione di impatto ambientale (V.I.A.): “l’intervento scaturisce dall’espressa volontà dell’Amministrazione comunale di Morgongiori di valorizzare economicamente il sito dell’ex cava di perlite in loc. Serra Bingias, ubicato ai margini sudoccidentali del complesso montuoso del Monte Arci. Con tale intento, a seguito di apposita procedura concorsuale ad evidenza pubblica, le aree dell’ex cava sono state affidate in concessione alla società A&T Project Srl, proponente l’intervento, ai fini della realizzazione di una discarica per rifiuti non pericolosi provvista di cella dedicata ad ospitare rifiuti contenenti amianto. In coerenza con i fabbisogni di smaltimento in discarica attualmente prospettati dalla pianificazione regionale in materia di gestione dei rifiuti speciali, l’impianto avrà una volumetria utile di 175.000 m²: 150.000 m³ di RS da utenze diffuse e 25.000 m³ di rifiuti contenenti amianto. L’attività di smaltimento controllato sfrutterà i volumi resi disponibili dalle pregresse attività estrattive fino al sostanziale ripristino delle quote raggiunte dal terreno nella configurazione morfologica originaria, avuto riguardo dell’esigenza di assicurare un ottimale drenaggio ed allontanamento delle acque superficiali”.

Quello che non emerge con chiarezza dai documenti del procedimento di V.I.A. in corso appare, invece, preclusivo: gran parte di quei terreni sono a uso civico (leggi n. 168/2017, n. 1766/1927 e s.m.i., regio decreto n. 332/1928 e s.m.i., legge regionale Sardegna n. 12/1994 e s.m.i.).

Si, appartengono ai demani civici di Morgongiori e di Uras, appartengono ai cittadini di Morgongiori e di Uras, sono terre collettive.
Non sono, quindi, nella disponibilità dei rispettivi Comuni, che ne hanno la sola gestione nell’interesse delle collettività locali.

L’associazione ecologista Gruppo d’intervento Giuridico onlus ha, pertanto, inoltrato una specifica segnalazione al Servizio Valutazioni Ambientali (S.V.A.) della Regione autonoma della Sardegna e, per le opportune attività di competenza, alla Direzione generale dell’Agenzia Argea Sardegna, alla Direzione generale Pianificazione Territoriale e Vigilanza della Regione autonoma della Sardegna, alla Soprintendenza per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Cagliari, ai Comuni di Morgongiori e di Uras, al Commissario per gli usi civici per la Sardegna e alle Procure della Repubblica di Cagliari e di Oristano.

Le richieste sono chiare: la declaratoria di non compatibilità ambientale e l’adozione degli opportuni provvedimenti di annullamento in via di autotutela di eventuali provvedimenti illegittimi di concessione dell’area per la realizzazione della discarica.

L’unica cosa sensata sarebbe la bonifica e il ripristino ambientale della cava dismessa, è così difficile comprenderlo?

Stefano Deliperi – Gruppo d’intervento Giuridico onlus

Lunedì, 25 novembre 2019

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