Collegamento di nuove reti idriche a Bosa: martedì acqua a rischio - LinkOristano
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Collegamento di nuove reti idriche a Bosa: martedì acqua a rischio

Entreranno in funzione gli otto chilometri e mezzo della nuova condotta

Bosa acqua abbanoa

Collegamento di nuove reti: martedì a Bosa mancherà l’acqua 
Entreranno in funzione gli otto chilometri e mezzo della nuova condotta

Entreranno in funzione gli otto chilometri e mezzo del nuovo acquedotto di Bosa. Martedì prossimo, 26 novembre, le squadre di Abbanoa procederanno nell’attivazione delle nuove condotte realizzate negli ultimi mesi. Per questo sarà necessario mettere in stand by l’operatività dell’acquedotto dalle ore 7 sino alle 19.

I tecnici di Abbanoa hanno approntato un pianto che, tramite manovre in rete e l’accumulo di adeguate scorte nei serbatoi, consentirà di limitare i disservizi. Nel centro di Bosa e a Porto Alabe l’erogazione sarà garantita. A Bosa Marina e nel rione Santa Caterina l’erogazione sarà garantita sino a mezzogiorno: verrà poi sospesa fino al completamento dei lavori e al riavvio dell’acquedotto interno alle ore 19.

La normale distribuzione potrebbe riprendere anche in anticipo, nel caso in cui i lavori dovessero terminare prima rispetto a quanto previsto.

Gli interventi riguardano il primo lotto, dalla diga di Monte Crispu sino a Bosa centro dove le vecchie tubature soggette a continue rotture sono state integralmente sostituite con nuove condotte in ghisa sferoidale. Il secondo lotto, i cui lavori sono ancora in corso, riguarda invece il tratto da Monte Crispu sino a Barasumene dove si sta procedendo con l’innovativa tecnologia del relining.

Gli investimenti
Complessivamente Abbanoa sta rifacendo a nuovo ben 14 chilometri e mezzo di acquedotto con un investimento di oltre 9 milioni di euro. Nel primo tratto da Bosa centro a Monte Crispu, ormai concluso, è stato possibile sostituire integralmente le condotte.

Nel secondo tratto da Monte Crispu a Barasumene la stessa operazione non sarebbe potuta essere effettuata per la notevole asperità del territorio e gli innumerevoli vincoli paesaggisti e ambientali che non avrebbero consentito lo sbancamento del terreno. Per questo si è optato per l’innovativa tecnologia del relining che ha consentito di sfruttare le vecchie condotte come una sorta di tunnel dove infilare una struttura flessibile in un materiale particolarmente resistente, il Kevlar, dove l’acqua scorre in tutta sicurezza senza entrare in contatto con le vecchie tubature.

Venerdì, 22 novembre 2019

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