Zaino in spalla, gli studenti promuoveranno la lettura dei libri tra i coetanei - LinkOristano
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Zaino in spalla, gli studenti promuoveranno la lettura dei libri tra i coetanei

Il progetto di Seneghe, Arborea, Marrubiu e San Vero al primo posto nel bando nazionale

Seneghe - bambini biblioteca

Zaino in spalla, gli studenti promuoveranno la lettura dei libri tra i coetanei
Il progetto di Seneghe, Arborea, Marrubiu e San Vero al primo posto nel bando nazionale

La biblioteca arriva nelle case delle persone. Questa l’idea con cui Seneghe, il paese della poesia, si è aggiudicato come comune capofila il primo posto nella graduatoria dei progetti di promozione del libro e della lettura approvati dal CEPELL (Centro per il libro e la lettura). Unico progetto finanziato nella Regione Sardegna (per i Comuni fino a 5000 abitanti), che ha ottenuto il punteggio massimo anche rispetto a tutte le categorie di Comuni in concorso col bando nazionale.

“Easy Readers. Lettori senza confini” è un progetto di disseminazione e diffusione del libro e della lettura in cui adolescenti e giovani sono al contempo destinatari e attori di tutte le azioni di promozione della lettura e del dialogo, attorno ai temi della diversità e della multiculturalità. Il progetto nasce dall’idea dell’Amministrazione Comunale di Seneghe, in particolare dalla vicesindaca, assessore alla cultura e istruzione Sandra Mancosu, di promuovere e creare una rete con i Comuni di Arborea, Marrubiu e San Vero Milis, facenti parte del circuito “Città che legge”.

“La disponibilità espressa dai sindaci dei comuni sopracitati”, spiega l’assessore Sandra Mancosu, “ha consentito di partecipare al bando, con un progetto organico, predisposto, realizzato e curato da Maria Giovanna Caddeo, funzionaria del Comune di Seneghe”.

Il progetto prevede, inoltre, la partecipazione degli Istituti Comprensivi di ciascun comune, degli Istituti di formazione Superiore, C.P.I.A., associazioni del Terzo Settore, strutture sociali e sanitarie e librerie.

I protagonisti saranno i ragazzi che formeranno delle reti di giovani lettori (Net Young Readers) e si sposteranno con zaini in spalla, per promuovere libri tra ragazzi frequentanti scuole di diverso grado. Questa attività di disseminazione a catena e a caduta arriverà sino alle scuole dell’infanzia.

Il costo totale è di 15.000 € (di cui 5.000 cofinanziati dai Comuni della rete) che serviranno per l’acquisto di libri per le sezioni specializzate delle biblioteche, per attività di formazione rivolte a insegnanti, bibliotecari, volontari.

“L’obiettivo”, spiega l’assessore alla cultura Sandra Mancosu, “è portare la biblioteca dalla persone, e non viceversa. Lo faremo attraverso una serie di attività che vanno per tematiche, e che coinvolgono tutte le associazioni culturali locali e i ragazzi del Servizio Civile”.

“Saranno coinvolti tutti”, prosegue l’assessore Mancosu. “L’associazione degli anziani, per esempio, sta facendo i cuscini per abbellire la sala della biblioteca. Collaboreremo anche con Sa Domo de Sa Poesia e con il festival Settembre dei Poeti”.

“Questa settimana”, aggiunge l’assessore, “l’abbiamo dedicata ai diritti dell’infanzia, coinvolgendo anche il Liceo Classico De Castro di Oristano, con una mostra fotografica sul tema dell’immigrazione e della guerra”.

In tutti i Comuni sarà poi organizzata la rassegna itinerante “Racconti in altri luoghi”, incontri di lettura e di narrazione, condotti dai lettori volontari che parteciperanno a percorsi di formazione.

“I quattro comuni in rete”, prosegue la Mancosu, “tutti già in possesso della qualifica “Città che legge”, condividono appieno l’intento di creare una Biblioteca della Comunità, accessibile, inclusiva e partecipata, attraverso il potenziamento del patrimonio librario e il rafforzamento delle relazioni con i cittadini e con le organizzazioni del territorio”.

Per il 27 gennaio 2020, giornata della Memoria, è già prevista un’altra collaborazione con il Liceo Classico e la Diocesi di Oristano, sul tema degli stupri che le donne subiscono durante le guerre, e i bambini nati da queste violenze. La mostra verrà ospitata nel Museo Diocesano.

“Lo scopo finale”, conclude l’assessore, “è insegnare il diritto alla cultura, far conoscere l’attualità andando per tematiche e creando una rete comune di attività, sia con i paesi limitrofi che con quelli più lontani”.

Giovedì, 21 novembre 2019

 

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