Tre defibrillatori attivati nelle sedi del Consorzio Industriale di Oristano - LinkOristano
Prima categoria

Tre defibrillatori attivati nelle sedi del Consorzio Industriale di Oristano

Gli strumenti salvavita potranno essere usati anche per le emergenze esterne

defibrillatore città

Tre defibrillatori attivati nelle sedi del Consorzio Industriale di Oristano
Gli strumenti salvavita potranno essere usati anche per le emergenze esterne

Immagine d’archivio

Tre defibrillatori, uno per ciascuna unità operativa, sono stati attivati dal Consorzio Industriale Provinciale Oristanese.

I Defibrillatori Automatici Esterni si trovano nell’Impianto di depurazione reflui, a Cirras, in Via Carloforte; nell’Impianto di Trattamento RSU, a Masangionis, nel territorio di Arborea e nella Sede Amministrativa, al Porto Industriale, in via Marongiu.

“I DAE”, commenta il presidente del Consorzio, Massimiliano Daga, “sono disponibili ed accessibili anche per le emergenze che dovessero verificarsi negli immediati dintorni: sono infatti censiti nel Registro Regionale dei DAE”.

“Un Defibrillatore Automatico Esterno permette di assistere un lavoratore facendo passare la probabilità di sopravvivenza da meno del 5% ad oltre il 50%: nel caso di fibrillazione ventricolare, l’unico intervento utile è, infatti, la defibrillazione attraverso shock elettrico”, spiegano dal Consorzio. “La scelta dei DAE installati dal Consorzio è ricaduta su modelli dotati di un sistema che, attraverso la rete WIFI, controlla ciascun dispositivo in remoto ed avverte in caso si verifichi un qualsiasi evento che potrebbe alterare lo stato di disponibilità del dispositivo – tutto in maniera automatica -, riducendo gli interventi di manutenzione e, conseguentemente, aumentando la disponibilità e l’efficacia dei dispositivi. La connettività in modalità Wi-Fi può fornire agli operatori del soccorso un quadro completo di ciascun evento di ACI (Arresto Cardiaco Improvviso). Tale continuità di trattamento segue i pazienti anche in ospedale e prosegue con tutti gli operatori collegati al Sistema di monitoraggio. In seguito ad un evento sarà possibile inviare tutte le informazioni in un unico un report relativo al trattamento del paziente in maniera facile ed integrata, senza dover scaricare i dati relativi all’intervento direttamente dal DAE”.

“I dispositivi installati presso le sedi Consortili forniscono istruzioni sonore e funzionalità automatizzate”, spiegano ancora dal Consorzio, “il sistema, infatti, “analizza e rileva l’eventuale necessità di una scarica eliminando le pause nelle compressioni toraciche nel caso in cui si determini che il ritmo non è defibrillabile e consentono, inoltre, di effettuare compressioni toraciche durante l’analisi del ritmo ECG: utilizzabili, quindi, con estrema facilità”.

Formazione Operatori BLSD. Nell’ambito della iniziativa, il Consorzio Industriale ha istruito 25 operatori, distribuiti tra le varie sedi, con formazione del tipo BLS-D – Basic Life Support Defibrillation – cioè tecniche di rianimazione cardiopolmonare completate con l’utilizzo del DAE e con manovre anti soffocamento.

La normativa. L’uso dei Defibrillatori Semiautomatici Esterni (DAE) in ambienti extraospedalieri, da parte di personale non medico e non sanitario nella Regione Sardegna, è regolamentato da apposite linee guida approvate con D.G.R n. 4/49 del 6 febbraio 2004.
In attuazione del Decreto Interministeriale del 18 marzo 2011, che prevede la diffusione in modo strategico di Defibrillatori Semiautomatici Esterni nei luoghi di potenziale utilizzo allo scopo di consentire il pronto intervento da parte di soggetti anche non medici o sanitari, è stato realizzato il “Progetto Regionale relativo all’acquisizione e diffusione dei Defibrillatori Semiautomatici Esterni (DAE) sul territorio”. Il Progetto a suo tempo approvato con D.G.R. n. 48/28 del 1 dicembre 2011, ha definito il Piano di acquisto e distribuzione dei DAE e la tenuta e l’aggiornamento del Registro Regionale dei DAE e delle persone formate. Il Registro è consultabile attraverso l’inserimento di idonee credenziali di accesso da parte dei soggetti autorizzati.

I dati sugli arresti cardiocircolatori. L’arresto cardiaco extra ospedaliero è responsabile del 60-70% di tutte le cause di morte cardiovascolare. Circa 70.000 vittime all’anno, 200 al giorno, una ogni 7 minuti. Colpisce chiunque a riposo o sotto sforzo con o senza patologia cardiaca nota.

Massimiliano Daga

Il 5% degli arresti cardiaci si verifi­ca sui luoghi di lavoro, oltre 70 lavoratori alla settimana. Per ogni decesso sul lavoro, per causa traumatica, ce n’è almeno un altro per arresto cardiaco. L’unica speranza per chi ne viene colpito è che si attivi rapidamente la cosiddetta “catena della sopravvivenza”, i cinque anelli cruciali del trattamento dell’arresto cardiaco. Il successo della catena della sopravvivenza corre sulla linea del tempo. La velocità di attivazione delle procedure semplificate può significare la vita o la morte. Una RCP precoce: aumenta il tempo di sopravvivenza di 3 volte. Oltre l’80% dei sopravvissuti da un AC è stato salvato grazie ad una defibrillazione ventricolare.

Per il presidente del Consorzio industria, Massimiliano Daga, questa iniziativa conferma la particolare sensibilità ed attenzione che il Consiglio di amministrazione dell’Ente ha sempre avuto per le tematiche della salute e sicurezza nel posto di lavoro dei propri dipendenti.

Giovedì, 14 novembre 2019

commenta