Guardate come si viaggiava su un'antica nave punica al largo del Sinis - LinkOristano
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Guardate come si viaggiava su un’antica nave punica al largo del Sinis

Da sabato prossimo al Museo civico di Cabras la straordinaria esperienza con un visore 3D / Video

Cabras - museo realtà virtuale nave fenicia

Guardate come si viaggiava su una nave punica del VI secolo al largo del Sinis
Da sabato prossimo al Museo civico di Cabras la straordinaria esperienza con un visore 3D / Video

Al Museo civico di Cabras si potrà viaggiare su una nave punica del VI secolo a.C, grazie alla realtà virtuale e al progetto da sabato prossimo  16 novembre  fruibile dai visitatori del museo del paese lagunare, che inizia così il suo percorso di valorizzazione dei beni culturali attraverso la tecnologia.

“Questo lavoro”, commenta il sindaco di Cabras Andrea Abis, “è solo il primo di tanti. Il progetto sarà oggetto di approfondimento nei prossimi mesi e anni, per ampliarlo anche al sito archeologico di Cabras o ai Giganti di Mont’e Prama”.

Il lavoro nasce dalla collaborazione tra la Cooperativa “Penisola del Sinis”, che gestisce il museo,  e tre aziende sarde: Sjm Tech, Inventinva di Giampaolo Bruno e Paola Porcu Consulting, che hanno curato tutti gli aspetti del Bando Culture LAB, dalla fase progettuale, allo sviluppo tecnologico, alla promozione. La ricostruzione della nave è stata possibile grazie alla consulenza scientifica di un team di archeologi specialisti del mondo punico e di archeologia navale, formato da Anna Chiara Fariselli, dell’Università di Bologna, e Stefano Medas ,dell’Istituto Italiano di Archeologia ed Etnologia Navale di Venezia.

Il progetto nasce dall’idea di coinvolgere ancora di più il visitatore, attraverso l’ausilio della tecnologia.

Al Museo saranno disponibili due grossi totem: uno dotato di uno schermo e un visore, che permette di vivere la nave a 360°, e un secondo dedicato al sito archeologico di Tharros,  con uno schermo touch che permette di vedere la ricostruzione 3D del sito e di interrogare 20 punti di interesse. Lo stesso prodotto verrà poi installato in un tablet, disponibile durante la visita archeologica del sito di Tharros, a San Giovanni.

“La ricostruzione della nave”, spiega Iomar Ferrino, che si è occupato della progettazione, “è stata minuziosa e si è basata su soli disegni e dati. Se stampata in 3D o affidata a un maestro d’ascia potrebbe anche navigare su mare. Dall’imbarcazione sarà possibile vedere la costa del Sinis, in particolare Capo Frasca, Tharros, il Montiferru e l’Isola di Mal di Ventre”.

“L’esplorazione della nave”, prosegue Ferrino, “è possibile grazie alla tecnica gamification. Grazie al contributo dell’archeologa Chiara Fariselli, siamo riusciti a riprodurre il carico composto di pesci sotto sale, ceramiche e anfore. Inoltre, abbiamo anche antropomorfizzato i personaggi, ricostruendone i tratti, per creare una ricostruzione a 360° il più verosimile”.

Giovedì, 14 novembre 2019

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