Cera insiste: “I militari liberino la spiaggia di S’Enna e S’Arca, a Marceddì”
Nuova interrogazione del consigliere regionale di Forza Italia anche sugli indennizzi ai pescatori penalizzati dal poligono di Capo Frasca
Il consigliere regionale Emanuele Cera, insieme ai colleghi Angelo Cocciu, e Giuseppe Talanas, torna alla carica con una nuova interrogazione, con la quale richiede la dismissione della spiaggia di S’Enna e S’Arca, nei pressi dello stagno di Marceddì, inserita tra le servitù militari del poligono di Capo Frasca, del porticciolo e dell’area archeologica.
I tre consiglieri chiedono anche una risposta sul mancato riconoscimento degli indennizzi ai pescatori e agli operatori del comparto marittimo di Oristano, interessati dagli sgomberi degli specchi d’acqua per le esercitazioni militari nel poligono di Capo Frasca e l’avvio di nuove dismissioni.
“Una precedente interrogazione era stata depositata nel mese di maggio”, spiega Cera, “ma è rimasta a tutt’oggi invasa”.
L’interrogazione, depositata nel mese di maggio, chiedeva conto della regolamentazione delle zone di mare antistanti il poligono militare di Capo Frasca. Il consigliere oristanese Cera e i colleghi Cocciu e Talanas auspicavano l’inserimento del rilascio delle spiagge presenti a Capo Frasca che si affacciano sulla zona di Marceddì, coinvolgendo i Comuni di Arbus e Terralba.
“Sul portale della Regione Sardegna in data 30 maggio veniva comunicato chela Regione libera aveva libertao le spiagge di Porto Tramatzu e di S’Enna e S’Arca, destinate per anni a uso esclusivo dei militari”, conclude Cera, “ma alla data odierna nulla è cambiato e la spiaggia Capo Teulada, da Porto Teulada a Punta Menga, e la spiaggia a Capo Frasca, da Punta S’Aschivoni allo stagno di Marceddì non sono state ancora riconsegnate alla Regione”.
Venerdì, 18 ottobre 2019
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