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A Oristano un grande pubblico per le opere di Amore, Contini, Corriga e Farris

Unite nella mostra "Somiglianze di Famiglia" del Museo Diocesano

Oristano - inaugurazione mostra somiglianze di famiglia

A Oristano un grande pubblico per le opere di Amore, Contini, Corriga e Farris
Unite nella mostra “Somiglianze di Famiglia” del Museo Diocesano

Grande successo di pubblico e tante emozioni sabato sera al Museo Diocesano per la mostra “Somiglianze di famiglia”. Dopo tre anni di gestazione, il progetto di omaggiare i grandi artisti oristanesi, Antonio Amore, Carlo Contini, Antonio Corriga e Giorgio Farris, ha visto finalmente la luce.

La serata si è aperta nella Sala San Pio X con i saluti dell’Arcivescovo Roberto Carboni, il quale ha sottolineato l’importanza di creare rete tra gli enti, auspicando anche per il futuro una fervida collaborazione istituzionale. La direttrice del Museo Silvia Oppo, curatrice della mostra assieme ad Antonello Carboni, consolida il rapporto con la comunità, riuscendo ad offrire un momento di confronto e di crescita sociale e culturale non solo alla città ma a tutta l’isola.

Calorosi ed emozionanti sono stati i saluti degli eredi, ai quali appartengono la gran parte delle opere in mostra. L’Amministratore straordinario Massimo Torrente, entusiasta dell’iniziativa, ha rappresentato la Provincia di Oristano che, insieme ad altri enti, fra i quali i frati del Convento francescano, la Pro loco di Oristano e alcuni collezionisti privati, ha contribuito con altre opere di rilievo ad arricchire la imponente esposizione.

Il vice sindaco, assessore alla cultura, Massimiliano Sanna, intervenendo ha ribadito il legame che unisce il Comune di Oristano con il Museo diocesano, non solo per la partecipazione a Ottobreventi ma anche attraverso il biglietto unico per l’ingresso ai musei cittadini.

Il folto pubblico ha poi riempito la Galleria dove ha ammirato le numerose opere esposte che, pur avendo stili molto differenti tra loro, dialogano attraverso la figurazione del lavoro, della festa e della famiglia. Alla fine e all’inizio del percorso espositivo di ogni artista è presente un’Ardia che suggella il ponte di congiunzione tra i diversi autori.

La serata è poi proseguita a Solarussa, dove, in occasione della riapertura al culto della chiesa della Madonna delle Grazie, ultimati i lavori di restauro, si sono potuti ammirare gli affreschi di Carlo Contini.

La mostra sarà visitabile fino al 26 gennaio 2020, il giovedì e il venerdì dalle 17 alle 20, il sabato e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20.

Lunedì, 14 ottobre 2019

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