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Minacciava la madre per avere i soldi delle slot: arrestato dai carabinieri

Portata alla luce a Riola Sardo una triste vicenda da "codice rosso", purtroppo non la sola. In provincia una denuncia al giorno

Oristano - carabinieri giola e cristaldi

Minacciava la madre per avere i soldi delle slot: arrestato dai carabinieri
Portata alla luce a Riola Sardo una triste vicenda da “codice rosso”, purtroppo non la sola. In provincia una denuncia al giorno

Da sinistra il capitano Francesco Giola, comandante della Compagnia di Oristano e il tenente colonnello Domenico Cristaldi, comandante provinciale dei Carabinieri di Oristano

Per almeno quattro anni ha minacciato l’anziana madre con la quale viveva e dalla quale pretendeva ogni giorno qualche decina di euro da spender al bar o alle slot machine. Una vita di terrore in una famiglia di Riola Sardo, interrotta ieri quando i carabinieri hanno arrestato Almirio Corona, 51 anni, senza lavoro. L’uomo è accusato di maltrattamenti in famiglia continuata ed estorsione continuata. Ora si trova rinchiuso nel carcere di Massama.

I carabinieri della stazione di Riola, al comando del maresciallo Raimondo Orgiu, e i loro colleghi della Compagnia di Oristano, sotto il coordinamento del comandante della compagnia, il capitano Francesco Giola, in una decina di giorni hanno ricostruito una triste e drammatica vicenda da “codice rosso”. Raccolte diverse voci di paese, con delicatezza hanno avvicinato i familiari dell’uomo e sono riusciti a portare alla luce una situazione che durava da almeno quattro anni, ma forse anche più. Almirio Corona teneva sotto costante minaccia la madre. Ogni giorno si faceva dare almeno una decina di euro. Quando c’era un rifiuto diventava violento, lanciando e rompendo suppellettili.

Ormai disperata, la madre aveva deciso di delegare una figlia al ritiro della pensione mensile di quasi 1200 euro per evitare di tenere contanti in casa. Ma niente. Corona minacciava ancora la donna sino a costringerla a farsi dare i soldi dalla figlia con le più diverse giustificazioni. Inutili anche i tentativi della sorella e di un fratello di Almirio Corona, che seppure non vivessero più nella casa dei genitori, più volte avevano cercato di riportare a più miti consigli l’uomo.

“Nell’abitazione di Riola ormai si viveva nel terrore che potesse accadere qualcosa di grave”, ha spiegato il capitano Francesco Giola. Da qui l’intervento dei carabinieri e l’arresto di Almirio Corona.

“Quasi tutti i giorni”, ha riferito ancora il capitano Francesco Giola, “abbiamo una segnalazione da codice rosso per maltrattamenti o situazioni del genere. Talvolta sono vicende che sono oggetto di provvedimenti di tutela assunti dal giudice”.

“Numeri che devono essere tenuti in debita considerazione”, ha affermato il tenente colonnello Domenico Cristaldi rilanciando la disponibilità dei carabinieri e lanciando ancora una volta un appello: “Se segnalate, queste situazioni trovano ascolto”, ha detto ancora il tenente colonnello Cristaldi. “Ci siamo noi e con noi c’è una rete sociale pronta ad affrontare efficacemente questi problemi e a trovare delle soluzioni”.

Sabato, 12 ottobre 2019

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