“Le aziende di trasporto merci sono alla mercè delle compagnie di navigazione”
La denuncia di Confapi Sardegna che sottolinea la grave crisi del settore
“Le aziende di trasporto merci che effettuano trasporti da e per la Sardegna non sono messe in condizione di poter pianificare le loro attività, perché sono alla mercè delle compagnie di navigazione che, senza alcun preavviso, non consentono l’imbarco dei mezzi, pur in possesso di regolari documenti di viaggio e spesso con carichi deperibili, determinando gravi danni alle aziende e forti disagi per il personale viaggiante e spesso non viene assegnato il posto letto “garantito” per l’autista con evidenti ricadute sulla sicurezza ”, denuncia Sergio Cutuli , vice presidente Confapi Sardegna, con delega ai trasporti.
“A partire da questo mese”, aggiunge Cutuli, “saranno ridotte le corse e utilizzate motonavi che hanno tempi di percorrenza più lunghi, con orari di imbarco e sbarco che non consentiranno di rispettare i tempi di consegna delle merci, con gravi conseguenze per le aziende in termini di aggravio di costi e immagine aziendale”.
“Ancora”, illustra il vice presidente Confapi Sardegna, “l’obbligo per le navi, a partire da gennaio 2020, di utilizzare combustibili per uso marino con bassi valori di zolfo, finalizzate ad una riduzione dell’inquinamento atmosferico, potrebbe comportare un aumento delle tariffe di trasporto che ricadrebbero sulle imprese”.
“Non abbiamo una rete di trasporto marittimo che tenga conto delle esigenze delle aziende, non abbiamo un sistema tariffario chiaro e trasparente, la realtà è un continuo mercanteggiare con la compagnie di navigazione, con disparità di trattamento fra grandi e medio piccole imprese di trasporto”, conclude Sergio Cutuli. “Confapi Sardegna intende portare all’attenzione delle Istituzioni la situazione insostenibile di un comparto strategico in grosse difficoltà con possibili ripercussioni negative sull’occupazione e sull’economia della Sardegna”.
Mercoledì, 9 ottobre 2019
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