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Arco, portale e loggiato per completare il museo etnografico

Arcidano prosegue nel processo di conoscenza delle tradizioni voluto dall’amministrazione Cera

Arcidano - museo etnografico

Arco, portale e loggiato per completare il museo etnografico
Arcidano prosegue nel processo di conoscenza delle tradizioni voluto dall’amministrazione Cera

Un allestimento del museo

La giunta comunale di Arcidano ha approvato nei giorni scorsi il progetto esecutivo di completamento del museo etnografico, tramite la realizzazione di un arco e un portale presso la Piazzetta Cera ed un nuovo loggiato presso Pratza de Sa Fiuda.

“Sono stati stanziati 53 mila euro, spiega il sindaco Emanuele Cera, “così da completare gli ambienti e proseguire con il progetto di museo all’aperto”.

“Tale progetto”, spiega ancora Cera, “prosegue il processo di conoscenza delle tradizioni fortemente voluto dall’Amministrazione e segue il programma avviato con la realizzazione della prima parte di museo etnografico all’aperto ubicato nel centro storico del paese, arredato da manufatti e attrezzi agricoli antichi richiamanti la vita quotidiana e le attività lavorative del passato, corredato da tantissimi pezzi unici di difficile reperibilità nel mercato locale, da intendersi come delle vere e proprie opere artistiche; sempre nell’ottica della conservazione delle tradizioni, sono stati realizzati diversi murales nel centro urbano”.

Emanuele Cera

Nell’epoca del progresso tecnico e di quella cultura orientata forse troppo spesso ad una frenetica e costante crescita economica”, conclude il primo cittadino, “pensiamo che sia doveroso, seppur nel nostro piccolo, provare a svolgere un’azione di preservazione e valorizzazione della preziosa identità culturale, delle tradizioni e dei valori che hanno accomunato la vita sociale del periodo. La perdita della memoria, delle lingue dialettali, la mancata attenzione verso  le tradizioni locali o dei lavori tipici, rischia di far  dissolvere il trascorso di queste terre perdendo così un tesoro culturale immenso. Noi amiamo questi territori in cui siamo cresciuti, amiamo queste zone che sentiamo vive dentro di noi e parte di noi; vorremmo poter pensare che, da oggi, possano diventare una gradevole scoperta anche per le generazioni future”.

Mercoledì, 9 ottobre 2019

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