Promuovere la Marmilla con il turismo sostenibile: il sogno delle "Mariposas " - LinkOristano
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Promuovere la Marmilla con il turismo sostenibile: il sogno delle “Mariposas “

La storia di quattro ragazze che hanno scommesso tutto sul proprio territorio

Mogoro - mariposas de Sardinia

Promuovere la Marmilla con il turismo sostenibile: il sogno delle “Mariposas “
La storia di quattro ragazze che hanno scommesso tutto sul proprio territorio

Foto Mariposas de Sardinia

Molto spesso si parla di giovani che lasciano la Sardegna per studiare o lavorare all’estero, loro, invece, sono tornate nell’isola e hanno scommesso tutto sul proprio territorio: la Marmilla.

Angelica Brigas, Laura Frau, Viola Quida e Silvia Vizilio sono quattro ragazze, laureate e plurispecializzate, che hanno visto nella promozione turistica ecosostenibile un punto di forza e di crescita per il proprio territorio.

Insieme formano l’associazione “Mariposas de Sardinia”, “Farfalle di Sardegna”, con sede a Mogoro. Nata nel 2015, si appoggia al tour operator nazionale “Viaggi&Miraggi”. Il loro target è prettamente italiano, soprattutto turisti che vengono dal Nord Italia, ma lunedì, avranno un incontro con un tour operator spagnolo, che testerà il loro modo di lavorare e deciderà se aprire una collaborazione con Barcellona.

L’idea di creare una rete con questa cooperativa onlus di turismo sostenibile venne a Viola, salentina trasferitasi a Mogoro, dato che sua madre, in Puglia, si era imbarcata nello stesso progetto qualche tempo prima.

“Quest’idea è nata da un sogno, quasi una visione”, spiega Angelica Brigas, laureata in lettere e specializzatasi in turismo ecosostenibile. “Siamo davvero legate alla Marmilla, e volevamo far conoscere questo territorio agli altri, ma nel modo in cui noi lo conosciamo, nel modo in cui noi lo apprezziamo. È un altra maniera di fare turismo. Il primo tour lo organizzammo per il ponte dell’immacolata del 2015, con tre signore di Milano: le portai a mangiare a casa dei miei genitori!”

Le “Mariposas” non solo promuovono un turismo strettamente locale ma amano raccontare il loro territorio attraverso le persone, le case, e tutto ciò che un turista “normale” non noterebbe.

Una delle “farfalle”, Laura, ha anche studiato per tre anni la lingua dei segni, che ha sperimentato attraverso il “Sensitour”, una guida turistica adatta a tutti, anche sordi e non vedenti.

“Il nostro”, conclude Angelica, “è un continuo cammino insieme. Questo territorio viene spesso dimenticato dal turista, ma in realtà ha una forza enorme, ha delle storie che devono essere vissute, dei racconti, come quelle delle tessitrici mogoresi. Noi studiamo sempre e abbiamo come obiettivo quello di migliorarci, per far sì che come noi, altri possano amare la marmilla, e la Sardegna in generale”.

Foto Mariposas de Sardinia

Sabato, 5 ottobre 2019

 

 

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