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I ragazzi della Marmilla combattono lo spopolamento con il cinema

A Villa Verde si chiude il progetto Indygena, in favore dei cineasti sardi

I ragazzi della Marmilla combattono lo spopolamento con il cinema
A Villa Verde si chiude il progetto Indygena, in favore dei cineasti sardi

Con la proiezione a Villa Verde dei tre documentari realizzati nell’ambito del progetto Indygena, cala il sipario sul progetto Indygena, realizzato per sostenere i giovani cineasti sardi.

Venerdì 30 agosto, alle 20.30, l’appuntamento è al Distretto di Produzione Culturale Move The Box, dove saranno presenti le istituzioni coinvolte nel progetto e le comunità della Marmilla.

L’evento sarà preceduto dalla presentazione della mostra fotografica che ospiterà alcune delle foto scattate durante le riprese dei singoli documentari.

La serata conclusiva, inoltre, sarà l’occasione per proiettare circa 30 brevi video prodotti dagli studenti delle scuole medie di Ruinas e Usellus, nell’ambito di un accordo con l’Istituto Comprensivo di Ales.

L’Associazione Adjudu Cambiu ha curato la gestione del progetto e l’organizzazione degli incontri rivolti agli alunni e alle alunne delle terze medie. Il corso, affidato al docente Matteo Incollu, era articolato in due parti. La prima parte, teorica, prevedeva lo svolgimento di una serie di lezioni dedicate ai linguaggi cinematografico e audiovisivo e all’utilizzo responsabile dei social media.

La parte pratica consisteva nell’ideazione e nella produzione di brevi filmati, che i ragazzi e le ragazze hanno realizzato esclusivamente con lo smartphone, strumento che ha permesso di fare le riprese e di registrare l’audio. In ognuno di essi, gli adolescenti si raccontano; parlano della loro vita, dei loro sogni e interessi; descrivono il loro piccolo paese, per il quale nutrono un affetto sincero. Qualcuno gioca a calcio; altri sono amanti degli animali; c’è poi chi ha una strana passione per i motocarri; altri disegnano, qualcuno canta.

Il progetto Indygena, realizzato grazie al Bando ScrabbleLAB ”Residenze Artistico-Creative in Sardegna” (POR FESR 2014-2020 – Regione Autonoma della Sardegna), mira a favorire lo sviluppo di conoscenze e competenze di giovani cineasti sardi attraverso l’incontro con registi italiani già affermati e attivi nel contesto internazionale, e soprattutto creare una rete solida e duratura di relazioni sul territorio scelto per girare i documentari, la Marmilla. Oggi, questa terra dal passato florido, un tempo horreum dell’Impero Romano, vive una crisi legata allo spopolamento dei suoi piccoli centri, che ha forti ripercussioni sull’economia locale e sulla sopravvivenza di pratiche e mestieri di cui si sta perdendo la memoria.

Indygena nasce come un’ATI (Associazione Temporanea di Imprese), che riunisce le case di produzione sarde Mommotty, Luches e Terra de Punt, in collaborazione con Consorzio Due Giare e il Distretto di Produzione Culturale Move The Box.

Nell’ambito del progetto Indygena, lo scorso dicembre si è svolta la rassegna “Cinema in Alta Marmilla”, un ciclo di quattro proiezioni organizzato in collaborazione con il Consorzio Due Giare, il Distretto di Produzione Culturale Move The Box, l’Unione dei Comuni dell’Alta Marmilla, i Comuni di Ales e Villa Verde, il Sardinia Art Lab, l’Associazione Casa Natale Gramsci e l’Associazione Culturale Musicale Dalton.

Sono stati proiettati quattro film alla presenza di alcuni degli autori: Nel mondo grande e terribile di Daniele Maggioni, Laura Perini e Maria Grazia Perria (2017); Paesi e paesi (1990) e Surbiles (2017) di Giovanni Columbu; Materia oscura di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti (2013).

La locandina

Venerdì, 23 agosto 2019

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