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Sogna di diventare medico e nel frattempo aiuta i malati donando il sangue

La cura di Mirko Coroneo: "Niente paura degli aghi, è solo un blocco mentale"

Sogna di diventare medico e nel frattempo aiuta i malati donando il sangue
La cura di Mirko Coroneo: “Niente paura degli aghi, è solo un blocco mentale”

La tessera da donatore di Mirko Coroneo

Sogna di fare il medico e nel frattempo collabora come può alla gestione efficiente dell’ospedale di Oristano, con un gesto che possono fare tutti: donando il sangue.

Ha cominciato proprio quest’anno, ma ha deciso di continuare a farlo.

“A spingermi a donarlo sono stati i miei genitori”, spiega Mirko Coroneo, 19 anni, di Tiria, testimonial della campagna di sensibilizzazione che l’Avis comunale di Oristano sta proponendo da qualche anno durante il periodo estivo. “Loro, lavorando nel campo medico, mi hanno parlato di quanto fosse importante il sangue in ospedale, ma sopratutto di quanto sia importante per la nostra Isola”.

Gli ospedali sardi – e quello di Oristano non fa eccezione –  sono spesso in emergenza sangue e la maggior parte di malati che ha bisogno di donatori sono le persone affette da talassemia, che con la loro associazione scendono spesso in campo per sensibilizzare le persone a donare il proprio sangue. Insieme a loro, l’Avis di Oristano e gli istituti scolastici cittadini.

Ed è anche dalla scuola, l’ITIS Othoca, nel quale il giovane donatore si è diplomato il mese scorso, nel ramo delle scienze applicate, che Mirko Coroneo ha trovato la motivazione decisiva per fare un passo verso chi per vivere necessita ciclicamente di una donazione di sangue, ma anche per coloro che ne hanno bisogno in singoli e particolari momenti della vita.

“Oltre ai miei genitori, anche la scuola ha avuto un suo ruolo”, spiega ancora il giovane donatore, “organizzando giornate di sensibilizzazione e diversi giorni in cui andare a donare tutti insieme per evitare di perdere troppe lezioni”.

“Per ora vado a donare con una cadenza di 3 volte all’anno”, continua Mirko Coroneo, “ma punto ad aumentare a 4 volte l’anno. Personalmente consiglierei a tutti, se possibile, di donare. Donare è un’azione che non costa praticamente nulla e non è così terribile come molti pensano”.

“Vorrei dare un consiglio a tutti coloro che hanno la famosa fobia degli aghi”, conclude il giovane donatore. “Chiacchierando con il personale medico e con le persone al centro donazione, ci si distrae e non ci si accorge nemmeno del classico fastidio dell’ago, è più un blocco mentale che una barriera fisica”.

(In collaborazione con l’Avis comunale di Oristano)

Lunedì, 19 agosto 2019

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