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Ai diportisti hanno girato le boe

Nel mare del litorale di Cabras tanta incertezza e ora nuovi lavori nei campi sosta

gavitello

Ai diportisti hanno girato le boe
Nel mare del litorale di Cabras tanta incertezza e ora nuovi lavori nei campi sosta

Nuovo giro di boe, nuove ordinanze ma un bel po’ di caos nel mare di Cabras. I diportisti lamentano che da diversi organi di controllo siano state date informazioni confliggenti, che fanno navigare in un clima di incertezza e preoccupazione. Cerchiamo di capire.

Per evitare l’ancoraggio selvaggio delle imbarcazioni, l’Area Marina Protetta Sinis Mal di ventre, lo scorso anno, aveva deciso di posizionare dei gavitelli, a cui attraccarsi, vietando di buttare l’ancora, e le cose erano rimaste così anche all’inizio di questa stagione estiva.

Sabato però, sono comparse alcune nuove boe, di colore bianco, con un cartellino plastificato che comunica come, trovandosi in fondale sabbioso, è permesso l’ancoraggio libero, esclusivamente nell’area indicata. Indicata, ma non delimitata. Infatti alcuni diportisti lamentano la difficoltà nel calcolare il punto esatto in cui l’ancoraggio è permesso, temendo di cadere in sanzioni pesanti se questo non viene rispettato.

“I gavitelli arancioni non sono sufficienti”, racconta il proprietario di un gommone, “però noi abbiamo pagato, i versamenti sono stati fatti da tutti. In più, se vuoi buttare l’ancora dove permesso e non hai il gps a bordo rischi una contravvenzione, perché l’area è solo indicata con delle coordinate, non delimitata”.

Grande sorpresa e preoccupazione poi nello scoprire che l’equipaggio della motovedetta della Guardia di Finanza, che ancora evidentemente non era conoscenza della nuova ordinanza, sabato ha minacciato di sanzionare quanti effettuavano l’ancoraggio libero.

“Dopo la Finanza”, racconta uno dei proprietari della barca che ha rischiato la contravvenzione, “è passata la Guardia Costiera, che invece non ha avuto nulla da dire”.

Visto il precedente ci sono stati diportisti chi ieri hanno chiesto all’Area Marina Protetta, quale linea di condotta dovessero seguire secondo la legge.

“Ci è stato detto”, racconta uno di loro, “che l’Area Marina non era ancora riuscita a comunicare l’entrata in vigore della nuova ordinanza a tutti gli organi di controllo in mare”.

Le polemiche, però, non si fermano qui. Quest’anno, i proprietari delle barche hanno dovuto fare i conti con un amento di circa 50 euro, che permette l’ormeggio – come si legge dall’ordinanza pubblicata sul sito dell’Area Marina protetta Sinis Mal di ventre – esclusivamente al gavitello individuato dal soggetto gestore. I gavitelli però non sono sufficienti a far ormeggiare tutte le barche, che invece, hanno effettuato i versamenti per ottenere i permessi.

Controlli e multe. Sempre nella giornata di sabato da segnalare poi che la Capitaneria di porto di Oristano ha fatto scattare un articolato controllo con gli equipaggi delle motovedette CP 307 e MV CP 2101 e del battello pneumatico GC B42. Attenzione rivolta all’utenza diportistica presente all’interno dell’Area marina protetta della Pensiola del Sinis – Isola di Maldiventre. Gli equipaggi hanno operato nelle zone di Tharros, La Caletta e Torre del Sevo, per tutta la giornata. Il bilancio è stato di 20 controlli effettuati e 10 verbali di sanzione amministrativa irrogati, di cui nove proprio per violazioni di norme poste a tutela dell’Area marina protetta, e uno per mancanza dei documenti di bordo.

Sostituzione sistemi di ormeggio. Per concludere, proprio dalla Capitaneria di porto di Oristano, nella tarda mattinata di oggi è arrivata l’ordinanza che consente i lavori di sostituzione di tutti i sistemi di ormeggio presenti nelle zone di stazionamento di Torre Seu, Caletta, Tharros, Torre Vecchia. I lavori eseguiti per contro dell’Area marina protetta del Sinis Mal di ventre dai sub di un’azienda privata, che utilizzerà le imbarcazioni Vega e Ana II, andranno avanti sino al 20 agosto prossimo.

Mercoledì, 7 agosto 2019

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