Ultimatum della Kampas al Comune di Oristano sui palazzi a San Nicola - LinkOristano
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Ultimatum della Kampas al Comune di Oristano sui palazzi a San Nicola

Chiesta la discussione in consiglio entro la fine del mese. Il sindaco Lutzu ha già detto che in aula il piano non tornerà

Ultimatum della Kampas al Comune di Oristano sui palazzi a San Nicola
Chiesta la discussione in consiglio entro la fine del mese. Il sindaco Lutzu ha già detto che in aula il piano non tornerà

L’insediamento come potrebbe sorgere senza un’intesa

Il sindaco Andrea Lutzu lo ha già annunciato nei giorni scorsi: il progetto della società Kampas, per la costruzione di un complesso abitativo nel quartiere di San Nicola, a Oristano, non tornerà in consiglio comunale. Al momento non ci sarebbero i numeri per avere un via libera alla proposta della società nell’ambito del cosiddetto housing sociale.

La Kampas chiede di utilizzare tutta la superficie del lotto di proprietà senza riservarne una parte al Comune, al quale in cambio cederebbe un’area attrezzata a verde e alcuni appartamenti. Ciò le consentirebbe di distribuire meglio i nuovi palazzi, piuttosto che riunirli in una sorta di corte con un impatto urbanistico più marcato. Ma la soluzione non incontra gradimento sufficiente ed è fortemente osteggiata dal comitato dei residenti della zona che argomentano anche con riferimenti di carattere normativo.

Da qui il braccio di ferro, nel quale arriva ora anche l’ultimatum della società: il progetto in consiglio comunale entro il mese, altrimenti si procederà col piano che prevede i nuovi palazzi concentrati su metà dell’area edificabile. L’amministratore unico della Kampas, Stefano Pes, ha inviato a sindaco, assessore, presidente del consiglio e dirigente dell’ufficio tecnico una nuova lettera con questo ultimatum. La pubblichiamo di seguito.

Come a Voi noto, la nostra società,già in data 1/9/2017, aveva presentato una richiesta di permesso per la realizzazione di un progetto di “Social Housing” nell’area specificata in oggetto, ricevendo dai Vs Uffici una comunicazione recante i motivi ostativi al suo accoglimento solamente in data 08/03/2018.
A seguito di tale prima fase, si è aperta tra la Kampas e l’amministrazione comunale una fase di concertazione che ha coinvolto direttamente il Sindaco, l’Assessore all’urbanistica, i Consiglieri Comunali e i Capi Gruppo di maggioranza, finalizzata a sviluppare un progetto condiviso tra soggetto pubblico e privato e rispondente all’interesse pubblicistico.
All’esito di tale seconda fase, in data 19/7/2018, la Kampas ha presentato presso i Vs. uffici una richiesta di Accordo di Programma in variante al PUC, acquisita agli atti con prot. n. 40202 del 20/7/18, recante un progetto finale rimodulato sulla base delle istanze avanzate dal Comune il quale, oltre ad essere stato valutato positivamente dall’amministrazione, ha altresì ottenuto il parere favorevole del Responsabile del Servizio Tecnico – Urbanistico.
Benché il progetto abbia incontrato il parere favorevole della stessa amministrazione coinvolta, la proposta di deliberazione per l’approvazione dell’Accordo di Programma, già predisposta dall’Ufficio Tecnico competente, giace negli uffici comunali e non viene presentata dinnanzi al Consiglio Comunale per la sua approvazione.
Detta colpevole inerzia parrebbe far trasparire la mancata volontà di presentare all’Organo competente la proposta di adozione del predetto accordo in variante al PUC, svilendo in tal modo non solo l’iniziativa privata, ma anche e soprattutto il bene pubblico.
Il nuovo progetto, infatti, oltre a costituire un’indubbia opportunità di crescita e sviluppo occupazionale per il territorio, presenta, rispetto alla proposta progettuale alternativa, indubbi vantaggi sia in termini di impatto ambientale sia in termini di vantaggio economico per la stessa amministrazione, rispondendo pertanto a criteri di trasparenza, buon andamento ed efficienza dell’attività amministrativa.
In ordine a tale ultimo aspetto, evidenziamo ancora che il nuovo progetto avrebbe altresì il pregio di mettere l’amministrazione al riparo da dispendiose azioni volte all’ottenimento del risarcimento del danno per illegittima occupazione della proprietà privata.
In ragione delle considerazioni sopra svolte, invitiamo la codesta amministrazione a proporre, senza ritardo, al Consiglio Comunale la proposta di accordo di programma di cui all’oggetto per la relativa deliberazione.
Vi anticipiamo altresì che, in caso di protratta inerzia dell’Organo deliberativo, oltre i trenta giorni dal ricevimento della presente, la Kampas presenterà agli uffici competenti il progetto alternativo allegato alla presente il quale, rispettando tutti gli standard urbanistici e le prescrizioni di legge, dovrà giocoforza ottenere i necessari permessi.
Detta seconda soluzione ci viene imposta da esigenze di tutela della nostra realtà economica e dei lavoratori da essa dipendenti, anche se avremmo preferito evitare all’amministrazione la forte opposizione sociale, già da più parti resa manifesta, che la realizzazione di tale progetto alternativo si porterà dietro.
La volontà di cooperazione con l’Ente rimane solida e primaria, purtroppo però non possiamo più attendere oltre, ragion per cui ci riserviamo, ove necessario, anche di sottoporre l’operato dell’amministrazione comunale al vaglio della Corte dei Conti, al fine di riscontrarne la rispondenza ai principi del buon andamento e dell’economicità dell’azione amministrativa.

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