Quaranta paesi sardi riuniti a Samugheo per raccontare la storia del tappeto - LinkOristano
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Quaranta paesi sardi riuniti a Samugheo per raccontare la storia del tappeto

Sabato l'inaugurazione dell'antologica "Narami"

Quaranta paesi sardi riuniti a Samugheo per raccontare la storia del tappeto
Sabato l’inaugurazione dell’antologica “Narami”

Ospita i manufatti dei maggiori centri di produzione tessile della Sardegna, per raccontare la storia del tappetto nell’Isola, attraverso un unico evento. Al Museo unico regionale dell’arte tessile sarda di Samugheo arriva “Narami”, antologica del tappeto sardo.

L’inaugurazione è fissata per sabato prossimo 29 giugno, alle 18.30, nella sala convegni del Museo Murats. Alla cerimonia interverranno il sindaco di Samugheo Antonello Demelas e il direttore del Museo Baingio Cuccu.

Il progetto è realizzato in collaborazione con il Comune di Samugheo, la Fondazione Sardegna e gli Assessorati alla Cultura, Artigianato ed Enti Locali del Regione Sardegna.

La mostra ospita oltre 70 esemplari di manufatti della Collezione ex I.S.O.L.A in rappresentanza di oltre 40 centri di tutta la Sardegna.

Baingio Cuccu, direttore del Museo Murtats

“Il progetto della mostra”, spiega il direttore del Museo di Samugheo Baingio Cuccu, “nasce con l’intento di raccontare la storia del tappeto in Sardegna, attraverso i manufatti provenienti dai maggiori centri di produzione tessile della Sardegna che hanno, o hanno avuto in passato, una storia tessile importante per la società e l’economia del territorio”.

L’intento, appunto, è quello di riscoprire una parte della produzione tessile che ha fatto la storia di questo settore dell’artigianato, a partire dalle prime collaborazioni e cooperazioni tra artisti – Maria Lai, Costantino Nivola, Mauro Manca, Eugenio Tavolara, Ubaldo Baldas, Aldo Contini – designer, creativi e artigiani. Una parte dell’esposizione, infatti, sarà dedicata a queste sperimentazioni che hanno dato la possibilità di sondare nuove modalità di raffigurazione dell’iconografia tradizionale diventandone in seguito le icone. Mentre una seconda parte sarà dedicata alle rivisitazioni dei cosiddetti disegni classici che sono poi diventati i simboli identificativi di alcuni centri del tessile.

Con l’esposizione dei manufatti dell’ex I.S.O.L.A. si vogliono evidenziare alcuni aspetti che hanno permesso a questo settore di reinventarsi e rinvigorirsi aprendo, di fatto, ad una stagione di grande fermento produttivo dell’artigianato sardo, che ha segnato un periodo di grande produttività e collaborazione tra diversi settori e livelli.

Il titolo rimanda a questa “storia” che deve essere ulteriormente raccontata, indagata, studiata e messa a disposizione della comunità.

Oltre ai manufatti tessili saranno esposti una serie di lavori in rappresentanza degli altri settori dell’artigianato appartenenti sempre alla collezione ex I.S.O.L.A.: lavori in legno, ceramica, cestineria e sughero realizzati da autori vari.

La locandina

(Informazione promozionale)

Martedì, 25 giugno 2019

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