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Antonio Gramsci nacque nel vecchio asilo San Francesco?

Ricerca archivistica: l'attuale casa natale di Ales non sarebbe il luogo in cui venne alla luce il fondatore del Partito comunista

Ales - Casa Gramsci

Antonio Gramsci nacque nel vecchio asilo San Francesco?
Ricerca archivistica: l’attuale casa natale di Ales non sarebbe il luogo in cui venne alla luce il fondatore del Partito comunista

Il 27 aprile del 1947, nel decennale della morte di Antonio Gramsci, tra i fondatori del Partito comunista italiano, l’allora segretario del Pci Palmiro Togliatti scoprì una lapide alla memoria, nella casa natale di Gramsci, ad Ales. Adesso, però, il dubbio che quella lapide possa essere stata apposta sull’edificio sbagliato. L’immobile nel centro del comune della Marmilla, al civico 16 del corso Cattedrale, identificato come la Casa natale di Antonio Gramsci, in realtà non sarebbe il luogo dove Gramsci venne alla luce. Ad avanzare questa ipotesi Luigi Manias, direttore tecnico della Biblioteca gramsciana onlus, con sede nel vicino comune di Villa Verde, nel panorama librario italiano la biblioteca più ricca e articolata dedicata ad Antonio Gramsci, che possiede circa 7.200 monografie.

Manias, a pochi giorni dal centoduesimo anniversario della morte del fondatore del Pci, ricordata lo scorso 27 aprile, sostiene di essere entrato in possesso di uno scritto anonimo che sarebbe stato redatto circa 40 anni fa. Lo scritto da conto di una ricerca sugli atti di nascita ad Ales, nel periodo compreso tra il 1867 e il 1895. Antonio Gramsci nacque nel 1891, ma secondo questa ricerca sua mamma potrebbe averlo partorito in una stanza dello stabile occupato dall’ex asilo San Francesco, già residenza di una famiglia nobiliare, poco distante da quella che oggi viene considerata la casa natale, nello stesso corso Cattedrale.

“Cercheremo di approfondire ancora con ulteriori elementi e con ulteriori ricerche negli archivi pubblici”, anticipa Luigi Manias. “Quello che emerge da questo scritto anonimo è comunque già molto importante, perché si basa sulle testimonianze di persone nate nell’800 e ancora in vita quarant’anni fa. Soprattutto, grazie all’ubicazione delle loro abitazioni,  ricostruisce la numerazione degli stabili nel corso Cattedrale, proprio nella seconda metà dell’800: Gramsci, secondo quanto si legge nell’atto di nascita, nacque in via Cattedrale 23. L’asilo si trova oggi nel corso Cattedrale 7, mentre quella che oggi viene indicata come la Casa natale, in corso Cattedrale 16 ”.

La Casa natale di Antonio Gramsci ad Ales

Luigi Manias, inoltre, sospetta che lo scambio di case possa essere avvenuto proprio il 27 aprile del 1947, quando Palmiro Togliatti arrivò ad Ales per scoprire la lapide alla memoria del fondatore del Pci. “Probabilmente”, afferma Manias, “per i comunisti di allora era più difficile apporre una lapide su un vecchio asilo, piuttosto che su quella che era stata un’ex Casa del fascio”.

Ad Ales già negli anni scorsi qualcuno aveva messo in dubbio che lo stabile identificato come la casa natale di Antonio Gramsci in realtà non fosse tale. Era stato un ricercatore locale, Pino Ledda, autore di una pubblicazione sulla storia del paese, che però non aveva approfondito l’argomento. Un ex sindaco di Ales, il fratello di latte di Antonio Grasmci, Antonello Melis, la cui mamma allattò Gramsci, arrivò, invece, a sottoscrivere una dichiarazione resa nel 1969 in un’intervista, nella quale confermava come la casa natale del fondatore del Pci fosse quella sinora conosciuta.

“Quando a metà degli anni ottanta l’Amministrazione regionale acquistò la Casa Gramsci, il Comune di Ales, guidato dall’allora sindaco Renzo Manias, fu il garante dell’operazione”, ricorda Alberto Coni, presidente dell’Associazione Casa natale Antonio Gramsci di Ales. Fu proprio la famiglia del presidente dell’Associazione a vendere l’immobile. “Mio babbo Antonio lo aveva acquistato nel 1944 e ci andò a vivere con la nostra famiglia”.

Una volta acquistato l’edificio venne utilizzato per anni al piano terreno per ospitare un bar, il Bar Coni, appunto. Poi la decisione della Regione di acquisirlo al patrimonio pubblico e metterlo sotto tutela. Nel 1999, il trasferimento al Comune di Ales, al prezzo simbolico di 100.000 lire. Alcuni anni fa proprio l’amministrazione comunale ha ultimato il lavoro di recupero e oggi lo stabile è sede di un centro di documentazione,  di uno spazio per eventi e dell’Associazione Casa natale Antonio Gramci di Ales.

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