Stavolta tutti uniti per fare crescere il porto: intesa tra enti del territorio - LinkOristano
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Stavolta tutti uniti per fare crescere il porto: intesa tra enti del territorio

Chiesti l'inserimento nella rete europea, e nel piano trasporti regionale per realizzare anche le attività crocieristiche

Porto Oristano Santa Giusta Figus Lutzu Faedda Daga e Torrente

Foto Linkoristano

Stavolta tutti uniti per fare crescere il porto: intesa tra enti del territorio
Chiesti l’inserimento nella rete europea, e nel piano trasporti regionale per realizzare anche le attività crocieristiche

Tutti uniti come non accade spesso per dare più forza a un programma di rilancio del porto industriale. Consorzio industriale provinciale oristanese, Provincia di Oristano, Camera di commercio di Oristano, Comuni di Oristano e Santa Giusta hanno approvato, ciascuno nel proprio organismo deliberativo, un documento indirizzato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, alla Regione e al Sistema portuale della Sardegna con tre precise richieste.

Le ha illustrate stamane il presidente del Consorzio industriale provinciale oristanese Massimiliano Daga con a fianco il commissario della Provincia Massimo Torrente (accompagnato dalla dirigente Anna Paola Iacuzzi), il presidente della Camera di commercio Nando Faedda e i sindaci di Oristano Andrea Lutzu e di Santa Giusta Antonello Figus, presente anche il direttore generale del Consorzio industriale Marcello Siddu.

La prima richiesta è rivolta a Regione e Ministero perché mettano in atto tutte le iniziative che consentano l’inserimento del porto di Oristano nelle cosiddetta Rete TEN – T, la rete transeuropea. Il mancato inserimento nella rete, ha evidenziato il presidente Massimiliano Daga, comporta l’impossibilità di accedere alle risorse comunitarie sia per gli enti pubblici e sia per le imprese che intendono operare nell’agglomerato. Daga ha anche spiegato che ogni biennio gli uffici europei compiono un aggiornamento dei porti inseriti nella rete e che ci sono ottime probabilità che la domanda per il porto oristanese possa essere accolta.

La seconda richiesta, invece, è la riproposizione di un’istanza già avanzata: l’inserimento del porto nel piano dei trasporti della Regione non solo come scalo per le merci alla rinfusa, ma anche come scalo crocieristico e quale scalo abilitato al traffico del metano liquido, il GNL. La richiesta riparte da Oristano, ha spiegato ancora il presidente Daga, in quanto la precedente giunta regionale è andata via senza varare il piano dei trasporti.

Infine la terza richiesta, stavolta al Sistema portuale della Sardegna. E’ la richiesta di finanziamento del progetto del Consorzio industriale per la realizzazione di una nuova area nel porto da destinare proprio all’attività crocieristica. Si è appreso, infatti, che il Sistema portuale vanta alcune centinaia di milioni di euro di residui e Oristano si candida ad avere almeno i 20 milioni di euro che servono per questa iniziativa.

Il sindaco di Santa Giusta Antonello Figus ha evidenziato come l’istanza alla Regione di inserimento del porto quale scalo in grado di far attraccare le navi da crociera arrivi al momento giusto, perché la nuova giunta si sta insediando. Figus ha parlato di navi da 1500/2000 crocieristi. Il sindaco Figus ha anche sollecitato al Ministero l’adozione dei decreti relativi all’istituzione delle zone economiche speciali, che potrebbero rappresentare, grazie alla fiscalità agevolata, un elemento attrattore per lo scalo.

Il commissario della Provincia di Oristano, Massimo Torrente, ha plauso alla continuità che il Consorzio industriale oristanese sta dando nel percorso di programmazione partito con i progetti per i depositi del gas e che adesso prosegue proprio col piano finalizzato a inserire il porto negli itinerari dei grandi gruppi del settore crocieristico.

Nando Faedda, presidente della Camera di commercio di Oristano, ha ricordato come il mancato inserimento del porto nella rete europea abbia comportato il mancato accesso alle risorse comunitarie per una delle aziende impegnate nell’agglomerato con i nuovi depositi del metano liquido. Faedda ha manifestato la necessità che il porto oristanese abbia un’operatività a 360 gradi e non più e non solo limitata alle sole merci alla rinfusa, in modo tale da creare occasioni di sviluppo e opportunità di lavoro.

Infine, il sindaco di Oristano Andrea Lutzu ha voluto rimarcare l’unità di intenti registrata tra gli enti del territori sperimentata con successo anche nella programmazione territoriale. Lutzu ha accreditato il Comune di Oristano come punto di riferimento in questo sistema di collaborazione e ha auspicato che l’iniziativa dedicata al potenziamento del orto possa essere condivisa anche con altri enti e associazioni.

Venerdì, 18 aprile 2019

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