Ospedali e carenze di personale: ecco cosa serve - LinkOristano
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Ospedali e carenze di personale: ecco cosa serve

Lettera della Cisl Funzione pubblica all'Ats

Ospedali e carenze di personale: ecco cosa serve
Lettera della Cisl Funzione pubblica all’Ats

La Cisl Funzione pubblica di Oristano ha inviato una lettera alla Direzione Generale della ATS Sardegna sulla grave situazione dell’Ospedale San Martino di Oristano in merito alla carenza di personale sanitario. La pubblichiamo di seguito.

Continuano a pervenire alla scrivente organizzazione sindacale segnalazioni in merito alla grave carenza di Infermieri e Oss nel Presidio Ospedaliero di Oristano, con diversi reparti in gravissima emergenza e oggettiva difficoltà ad organizzare e garantire in maniera adeguata i turni lavorativi, nonostante l’impegno e la qualità dei professionisti che ci lavorano. Le segnalazioni che ci riportano rivelano anche di una sanità che sta incontrando grosse difficoltà, di abbandono delle piccole realtà territoriali che sono in condizione di grande disagio, di lunghe liste di attesa e di aumento dei viaggi della speranza.

Anche la situazione del presidio ospedaliero di Oristano è di continua emergenza/carenza di personale sanitario che purtroppo non rappresenta una situazione temporanea, ma costituisce un dato strutturale che si trascina da diverso tempo e che tale condizione è sostenuta non solo da un’analisi concreta ma da dati numerici agevolmente riscontrabili anche da parte di codesta amministrazione.

E’ pur vero che codesta amministrazione ATS ha autorizzato in questo periodo l’assunzione di circa 30 infermieri da destinare alla ASSL di Oristano, ma da informazioni acquisite, parrebbe che di questi 30 infermieri solo 27 abbiano dato la disponibilità all’assunzione e dei 27 che hanno dato la disponibilità all’assunzione 22 saranno utilizzati per sostituire 22 infermieri già in servizio a tempo determinato presso la ASSL di Oristano, i cui contratti sono in scadenza.

Quindi di fatto il numero degli infermieri che aumenteranno la dotazione organica è di sole 5 unità, i quali andranno a sostituire gli infermieri già in servizio che sono destinati all’Hospice di Oristano di prossima apertura.

La situazione sopra esposta evidenzia chiaramente che l’assunzione di detti infermieri non risolve il problema della carenza di personale, in particolare di quello turnista, che si riscontra in molte realtà operative del Presidio Ospedaliero di Oristano.

Appare inoltre doveroso ricordare che con l’approssimarsi del periodo estivo la carenza di Infermieri e Oss nel Presidio Ospedaliero di Oristano accrescerà notevolmente le criticità inerenti la regolare applicazione delle norme contrattuali in materia di ferie estive e la regolare erogazione dei servizi minimi essenziali in diversi reparti. Questa organizzazione sindacale è altresì molto preoccupata per la situazione di estremo disagio che si sta  registrando da diverso tempo presso il Pronto Soccorso del Presidio Ospedaliero di Oristano, con gli operatori sanitari giornalmente impegnati in un lavoro estenuante e di grande intensità e con forti difficoltà a gestire una situazione che sentono ormai prossima al collasso, nonostante la grande dose di competenza e senso di responsabilità che ci mettono per fronteggiare le tante criticità che riscontrano giornalmente.

Oltretutto sono numerose le segnalazioni di cittadini/utenti che lamentano estenuanti attese che si protraggono per diverse ore prima di poter trovare un’adeguata sistemazione in qualche reparto in caso di ricovero o di ricevere le cure necessarie e sufficienti per le dimissioni. A tal proposito è opportuno evidenziare che il cittadino/paziente che si rivolge al pronto soccorso ha il diritto a non subire diminuzioni della propria dignità personale dovute a strutture inadeguate per carenza di personale sanitario e oltretutto bisogna considerare che il cittadino/paziente ha, altresì, il diritto a permanere in pronto soccorso per un tempo minimo indispensabile, che comunque non dovrebbe essere superiore alle 6 ore che, in condizioni ottimali, sono di solito il tempo adeguato perché venga inviato tempestivamente al reparto più appropriato per le sue condizioni. Sarebbe pertanto necessario, anche per decongestionare l’attività del pronto soccorso e dei reparti ospedalieri, riavviare la piena operatività dell’Unità di Osservazione Breve Intensiva (O.B.I.), già strutturata in un’area strettamente connessa a quella dello stesso Pronto Soccorso.

Per poter far ciò è necessario assumere 3 Infermieri e 1 Oss, da destinare in maniera esclusiva e dedicata all’Unità di Osservazione Breve Intensiva. Riavviare l’attività dell’O.B.I. consentirebbe in caso di sovraffollamento del Pronto Soccorso o di temporanea assenza di posti letto presso i reparti di degenza del presidio ospedaliero, di mantenere sotto controllo il paziente in attesa di esami, consulenze o di posto letto libero, di valutare e trattare il paziente con sintomi o condizioni morbose minori, così da consentirne la dimissione a sintomatologia risolta e diagnosi certa o per trovarne collocazione nel reparto di degenza più appropriato.

Altra nota dolente è il Pronto Soccorso del Presidio Ospedaliero di Ghilarza che per carenza di personale medico ha dovuto temporaneamente sospendere l’attività. Per poter quindi assicurare la ripresa della regolare attività è necessario integrare il personale con un numero congruo di medici. Questa organizzazione sindacale è consapevole che i Pronto Soccorso rappresentano uno dei punti più critici dei Presidi Ospedalieri poiché tantissima attività orbita intorno ad essi, tuttavia chiediamo di intervenire perché condizioni così critiche richiedono sempre interventi determinati e incisivi da parte dell’amministrazione sanitaria.

Alla luce di quanto sopra esplicitato, la Cisl Fp di Oristano chiede a codesta  Direzione Generale di valutare con la dovuta attenzione la situazione dei reparti del Presidio Ospedaliero di Oristano, al fine di favorire soluzioni reali che permettano di colmare il reale vuoto in organico di personale sanitario e per dare risposte sempre più puntuali alle richieste sanitarie dei cittadini del territorio oristanese. Considerata l’importanza e la delicatezza dell’argomento, si chiede cortese e urgente riscontro.

Venerdì, 19 aprile 2019

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