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La piazza centrale di Asuni diventa un museo

Gianluca Vassallo l'ha resa protagonista con la sua installazione "Nido". Ora viaggerà con un tour nelle piazze sarde

NIDO in piazza ad Asuni

La piazza centrale di Asuni diventa un museo
Gianluca Vassallo l’ha resa protagonista con la sua installazione “Nido”. Ora viaggerà, senza preavviso, con un tour nelle piazze sarde

L’installazione in piazza ad Asuni

Gianluca Vassallo protagonista ad Asuni con la sua installazione “Nido”. Ora viaggerà, senza preavviso, nelle piazze sarde.

L’installazione artistica, che nei giorni scorsi ha reso la piazza centrale di Asuni un museo, nasce per essere inserita nello spazio pubblico delle città e dei paesi. Arriverà senza preavviso a Olbia, Nuoro, Sassari, Cagliari e in altri centri grandi e piccoli. Poi a settembre, al Museo dell’Emigrazione di Asuni sarà realizzata una mostra, prevalentemente fotografica, che sintetizzerà il racconto dell’impatto che l’installazione artistica ha avuto sui luoghi e le persone che ha incontrato durante il percorso.

L’installazione si presenta come una micro-architettura, dalla quale una voce pone dieci domande in cinque lingue diverse, le stesse che in genere vengono rivolte a un immigrato. L’interesse del visitatore è catturato da un piccolo schermo, uno specchio dove è impossibile non imbattersi nel proprio riflesso.

“Penso che non serva a molto ostinarsi a dare del razzista a chi mostra diffidenza per gli stranieri”, ha spiegato l’artista, “si finisce solo per gettare carburante sul fuoco delle sue convinzioni. Nella maggioranza dei casi si tratta di persone per bene, sensibili nei confronti di familiari e amici, ma incapaci di immedesimarsi nel dramma vissuto dalle popolazioni che arrivano da lontano. È a loro che rivolgo il mio messaggio, per stuzzicarli a osservare ciò che accade fuori dal loro piccolo mondo e, magari, fargli scoprire nel migrante un altro se stesso”.

“Anche io ho vissuto l’esperienza di migrante”, continua Gianluca Vassallo. “Sono arrivato da Napoli in Sardegna che avevo sette anni, quando essere napoletano era l’equivalente di essere oggi marocchino o pachistano. Una parte di quelle domande è stata fatta anche a me”, conclude.

L’iniziativa ha goduto di un importante risalto mediatico in occasione dell’evento “36 ore di Con-Fusione” tenutosi a “Fabrica”, il ‘centro di sovversione culturale’ di Treviso fondato nel ‘94 da Luciano Benetton e Oliviero Toscani. Da questo contesto, che ha coinvolto importanti personalità come Vittorio Sgarbi, Emma Bonino e Gad Lerner, Vassallo ha presentato il suo progetto di Asuni, realizzato per iniziativa dell’amministrazione comunale e finanziato dall’assessorato regionale alla Cultura nella “Rete dell’emigrazione sarda”. All’interno del MEA (Museo dell’Immigrazione di Asuni) ha trovato spazio una seconda installazione permanente, che resterà visitabile gratuitamente dal venerdì alla domenica (esclusa Pasqua) dalle 16 alle 19, per un mese intero.

L’installazione permanente al MEA

Gianluca Vassallo, è un artista poliedrico. Si esprime attraverso il video, il suono, la fotografia e le installazioni. Il suo lavoro è stato presentato da istituzioni e gallerie in Italia e all’estero. Tra queste: Foscarini Spazio Soho (New York, 2105) Palazzo della Penna (Perugia, 2014) Schauwerk Museum (Sindelfingen 2013, 2014), Museo MAN (Nuoro, 2014); Stadtgalerie (Kiel, 2014); Tempio di Adriano (Roma, 2013); Masedu Museo (Sassari, 2103), Fondazione Meta (Alghero, 2013); il Museo MART (Rovereto 2012); PAN (Napoli, 2010). Tra i vincitori del Premio Terna 2013, Menzione Speciale Premio VAF 2014. Nel 2015 ha pubblicato Occidente, a cura di Roberto Cremascoli e Artemio Croatto. I suoi lavori sono presenti decine di pubblicazioni, la più recente e prestigiosa, Faces, libro di Peter Weiermair sul ritratto contemporaneo.

Giovedì, 18 aprile

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