Petizione per revocare la cittadinanza onoraria concessa a Benito Mussolini - LinkOristano
Prima categoria

Petizione per revocare la cittadinanza onoraria concessa a Benito Mussolini

L'iniziativa a Terralba del Comitato Madiba Coscienza Civile. Chiesta la revoca della cittadinanza anche per il prefetto e generale Gandolfo

Mussolini

Petizione per revocare la cittadinanza onoraria concessa a Benito Mussolini
L’iniziativa a Terralba del Comitato Madiba Coscienza Civile. Chiesta la revoca della cittadinanza anche per il prefetto e generale Gandolfo

Una petizione per revocare la cittadinanza onoraria concessa a Benito Mussolini e al prefetto/generale Asclepia Gandolfo nel 1924 è stata promossa a Terralba dall’associazione Madiba Coscienza Civile, che si batte per i diritti civili, la lotta alla disuguaglianza e alle discriminazioni e che chiama a raccolta tutta la popolazione in nome della democrazia e della libertà.

La vicenda. Il 14 maggio 1924 il commissario prefettizio del Comune di Terralba, Domenico Palmas, conferì la cittadinanza onoraria del paese al capo del governo Benito Mussolini e al prefetto/generale Asclepia Gandolfo. I cittadini terralbesi, allora sprovvisti di qualsiasi rappresentanza politica, non poterono partecipare alla deliberazione, nè prendere quindi una posizione in proposito.

Secondo il Comitato Madiba Coscienza Civile, poiché i cittadini terralbesi non presero parte alla delibera, nè Mussolini e Ascelpia Gandolfo fecero qualcosa per migliorare il paese di Terralba, motivo alla base della concessione di una cittadinanza onoraria, l’onorificenza deve essere revocata.

Il testo della petizione

“La cittadinanza onoraria è un’onorificenza concessa da un Comune ad un individuo ritenuto legato alla città per il suo impegno o per le sue opere. La persona deve essersi distinta particolarmente nel campo delle scienze, delle lettere, delle arti, dell’industria, del lavoro, della scuola, dello sport, con iniziative di carattere sociale, assistenziale e filantropico od in opere, imprese, realizzazioni, prestazioni in favore degli abitanti del comune, rendendone più alto il prestigio attraverso la loro personale virtù, o in azioni di alto valore a vantaggio della nazione o dell’Umanità intera”

PETIZIONE

Per la revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini e ad Asclepia Gandolfo.

Il 14 maggio 1924 il signor Domenico Palmas, nominato commissario prefettizio del Comune di Terralba il 27 febbraio 1924 dal prefetto di Cagliari generale Asclepia Gandolfo, conferiva con le delibere aventi nn° 17 e 18 la cittadinanza onoraria di Terralba al capo del governo Benito Mussolini e al prefetto/generale Asclepia Gandolfo.

I cittadini terralbesi, allora sprovvisti di rappresentanza politica (il Consiglio Comunale era sciolto), non parteciparono alla deliberazione, né furono posti nelle condizioni di prendere posizione in proposito.

Le due delibere, per le modalità della loro formazione e per il loro contenuto, non possono essere riferite all’entità territoriale politica di Terralba, essendo atti amministrativi formati da un funzionario governativo, peraltro totalmente estraneo alla collettività terralbese (Palmas era segretario del comune di Oristano).

Un uomo solo decise per noi. Ora possiamo prendere noi la decisione.

Le delibere contravvenendo ai principi basilari della rappresentanza politica democratica erano e sono irrispettose dei diritti politici fondamentali dei terralbesi, di allora e di oggi.

Come noto Benito Mussolini si appropriò della bonifica del terralbese, voluta e iniziata nel 1918 dai sardi, ne stravolse le finalità, estromise la nostra popolazione da quel territorio, trattandola come collettività senza diritti, imponendo, con l’intimidazione del suo stato di polizia e con l’inganno anche il silenzio ai nostri concittadini.

Sono altrettanto tristemente note le sue responsabilità e malvagità come capo del partito fascista prima e come capo del governo italiano poi. L’instaurazione del regime privò il popolo italiano delle Libertà politiche, sindacali ed organizzative per venti anni, imponendo un regime totalitario che si reggeva sulla paura e sulla repressione. Quest’atteggiamento sfociò nella proclamazione di quell’abominio costituito dalle leggi razziali e in vigliacche e barbare guerre di aggressione ad altri popoli (dall’Abissinia alla Spagna, dalla Grecia alla Francia per finire con la spaventosa spedizione in Russia) frutto dell’alleanza con Hitler, massima espressione della criminalità politica.

Non risulta che il generale Asclepia Gandolfo abbia mai fatto nulla per Terralba, se non la nomina del signor Domenico Palmas a commissario prefettizio, il quale omaggiò chi lo nominò con la cittadinanza onoraria.

Con la richiesta di voler revocare le delibere commissariali non si vuole certamente cancellare la memoria di quegli anni, che anzi deve essere mantenuta sempre viva e vigile, ma si vuole restituire dignità all’istituto della cittadinanza onoraria e ai Terralbesi.

Tale onorificenza non deve essere concessa ne riconosciuta a chi ha calpestato le Libertà e i Diritti naturali, fondamentali ed inalienabili dell’Uomo.

Riteniamo pertanto che Mussolini e Gandolfo non abbiano titolo alcuno per essere omaggiati della cittadinanza onoraria del nostro paese, e al contrario vadano riaffermate le gravi responsabilità politiche e storiche verso i sardi e i terralbesi in particolar modo.

Pertanto in ossequio al dettato normativo che dettaglia le motivazioni per le quali può essere concessa la cittadinanza onoraria ad un individuo, appare doverosa la revoca delle Deliberazioni Commissariali nn. 17 e 18 del 1924.

Comitato Madiba Coscienza Civile

Sabato, 13 aprile 2019

commenta