Prorogata a Oristano la mostra "Oîkos. La casa di tutti" - LinkOristano
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Prorogata a Oristano la mostra “Oîkos. La casa di tutti”

Ospitata al Museo diocesano e ispirata dai passi della seconda enciclica di Papa Francesco "Laudato sì"

Prorogata a Oristano la mostra “Oîkos”
Ospitata al Museo diocesano e ispirata dai passi della seconda enciclica di Papa Francesco “Laudato sì”

Una delle installazioni della mostra

Sarà prorogata fino a domenica 10 marzo la mostra temporanea intitolata “Oîkos. La casa di tutti”, ospitata al Museo Diocesano Arborense, in Piazza Duomo 1 a Oristano.

La mostra, a cura di Anna Rirìta Punzo e la direzione di Silvia Oppo, trae ispirazione dai passi della seconda enciclica di Papa Francesco, Laudato si’, in cui ci invita a «…coltivare e custodire il giardino del mondo…». Tra i temi affrontati dal Santo Padre, ampio spazio è dedicato alla fotografia del degrado della terra, delle acque e del cielo, all’analisi delle cause di tale condizione ed ai possibili rimedi da adottare.

L’esposizione propone un percorso espositivo, immersivo ed esperienziale, capace di evocare l’atmosfera onirica ed inviolata del Giardino dell’Eden ed il senso di degrado e disagio generati dagli effetti dell’inquinamento e dall’uso indiscriminato del territorio da parte dell’uomo.

Sono 13 artisti del panorama contemporaneo regionale che con le loro opere conducono il visitatore in uno ‘spazio altro’, un locus amoenus sospeso nel tempo, dimora di una natura ancora fragrante e incontaminata, talvolta insolita e fantastica, in cui piante, fiori e animali convivono in perfetta armonia ed in perenne primavera. Nell’immaginaria dimensione edenica evocata si innesta e propaga l’idea di una realtà diversa, difforme, tossica, agonizzante, esito di una profetica e catastrofica parabola discendente, dimora di entità umane ed animali metamorfiche. In questo universo post-human, raffigurazione del delirio antropocentrico, le cromie dense, pop e fluo delle sostanze plastiche invadono tessuti connettivi e grigi paesaggi industriali in cui alte ciminiere rigurgitano i propri veleni.

La mostra è un invito alla riflessione, alla partecipazione attiva e collettiva, un seme da cui far germogliare la speranza di una salvifica inversione di rotta per il cambiamento del mondo, l’Oîkos, la nostra casa, la casa di tutti.

Oîkos è visitabile il giovedì e il venerdì dalle 17 alle 20, il sabato e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20.

Sabato, 16 febbraio 2019

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