Dai libri di fisica, alla mungitura delle capre: pastore per scelta e passione - LinkOristano
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Dai libri di fisica, alla mungitura delle capre: pastore per scelta e passione

Alberto Di Felice, giovane imprenditore di Bauladu, dove ha messo su un'associazione di allevatori

Dai libri di fisica, alla mungitura delle capre: pastore per scelta e con passione
Alberto Di Felice, giovane imprenditore di Bauladu, dove ha messo su un’associazione di allevatori

Alberto Di Felice

In questi giorni di grandi tensioni nelle campagne sarde con le battaglie per il prezzo del latte che animano le cronache la vicenda di un giovane che ha deciso di tornare alla terra. Ce ne sono sempre di più nell’Oristanese, ce ne sono sempre di più in Sardegna.  Un’inversione di tendenza rispetto agli anni scorsi, con ragazzi e ragazze, che dopo gli studi, decidono di rientrare nel proprio paese e tornare in contatto con la natura, riprendendo il lavoro della famiglia.

E’ accaduto così anche ad  Alberto Di Felice, 25 anni, di Bauladu, da anni impegnato nel sociale, da cinque anni alla guida della Consulta Giovani del paese, con cui promuove numerosi ed importanti eventi.

Studente di fisica, Alberto decide di prendere in mano l’azienda di famiglia, coltivando foraggiere cerealicole e diverse altre colture, in base a quello che il mercato richiede. Alleva inoltre capre da stalla, in particolare capre murciane, dal nome della regione della Spagna da cui provengono, che vengono alimentate con foraggi aziendali di alta qualità prodotti senza l’uso di pesticidi e fitofarmaci e materie prime naturali.

L’azienda è composta da cinquanta ettari di terreno, più quelli che coltiva in contoterzismo. Non esistono vacanze, ma si lavora tutto l’anno, perchè gli animali hanno bisogno di amore e cure ogni giorno.

Alberto fa tesoro dei suoi studi, applicandoli proprio allo sviluppo e utilizzo delle nuove tecnologie aziendali.

Nella sua azienda  dispone infatti di tecnologie all’avanguardia per la mungitura, con una macchina a brevetto israeliano, che permette di monitorare il gregge con dati oggettivi sulla quantità di latte e il numero di cellule somatiche, la cui osservazione permette di capire lo stato di salute dell’animale. Le capre vengono munte una volta al giorno, e non due, come solitamente si usa fare.

Per questioni sanitarie, una volta nati, i capretti vengono subito staccati dalle madri per la prevenzione alla CAEV, malattia infettiva che si trasmette con lo scambio di liquidi, ad esempio con il colostro o il sangue.

Un ragazzo con una mente nobile, Alberto, socio fondatore, dell’Associazione Allevatori di Bauladu, dove porta avanti diversi progetti di promozione e di valorizzazione.

“Tutti i ragazzi hanno delle buone idee, ma poi si scoraggiano, fanno errori. Dobbiamo invece credere nei nostri sogni. Io avevo un obiettivo e ho voluto realizzarlo, andando anche oltre a quello che mi ero prefissato”, spiega Alberto Di Felice. “Ho deciso di riprendere in mano la mia vita, anche perché lo stato d’animo di una persona influisce notevolmente anche sul buon andamento dell’azienda. Siamo noi gli artefici di noi stessi”.

Alberto Di Felice posa con una delle sue capre

Lunedì, 21 gennaio 2019

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