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Ines Pisano rinuncia alla candidatura alla presidenza della Regione

Il magistrato originario di Bosa abbandona e lancia Massimo Zedda

Ines Pisano

Ines Pisano rinuncia alla candidatura alla presidenza della Regione
Il magistrato originario di Bosa abbandona e lancia Massimo Zedda

Si riducono a sette gli aspiranti candidati alla presidenza della Regione. Ines Pisano, magistrata del Tar del Lazio, originaria di Bosa, sostenuta dal movimento ‘La Sardegna di Ines Pisano’ ha deciso di ritirarsi oggi dalla corsa per le prossime elezioni regionali, previste in Sardegna il prossimo 24 febbraio.

“Quando ho dato la mia disponibilità, sollecitata dall’entusiasmo di tanti sostenitori, ai quali va la mia gratitudine incondizionata, ad animarmi – spiega Pisano – erano esclusivamente due obiettivi: la possibilità di costruire un progetto innovativo ed alternativo alle vecchie logiche, ed unire il più possibile tutti coloro che si riconoscevano in una nuova idea di futuro per la Sardegna”.

Pisano sottolinea però anche che “la legge elettorale vigente non consente l’emersione di soggetti che non siano parte del sistema e già strutturati. Il rischio reale è quello di contribuire esclusivamente all’eccesso di frammentazione che, invece, dobbiamo superare. Per questo, da ultima arrivata nell’agone, voglio essere la prima a fare un passo indietro, come atto d’amore per la Sardegna. Non è una diserzione o una fuga, al contrario, un gesto di umiltà e passione per la nostra terra. Il mio impegno per sognare un modello innovativo di autonomia, non viene meno, seppure da semplice spettatrice esterna”.

Il magistrato afferma di esser ancora convinta che per l’Isola ci sia “bisogno delle migliori energie della società e di un cambio di pagina rispetto al passato”.

Conclude, facendo un “in bocca al lupo a tutti i candidati, il mio incoraggiamento va in particolare a Massimo Zedda, del quale pur nella recentissima conoscenza ho potuto apprezzare la mia stessa visione del futuro della Sardegna e l’onestà dell’uomo indisponibile a cedere a facili compromessi”.

Nel frattempo, il gruppo pubblico su facebook “Vogliamo … Governatore della Sardegna”, che contava 9.677 iscritti, a sostegno della magistrata del Tar del Lazio, è stato rinominato in “Il Progetto continua con Sardegna Civica”. Uno degli amministratori, Massimo Ricciardi, ha scritto un post dove si spiega che Ines Pisano era stata scelta “come candidata governatrice donna, capace intelligente, affermata, che potesse fare sue le nostre idee, le nostre passione e i progetti che rilanciassero un nuovo modello di sviluppo economico per la Sardegna”.

“In lei, anche per la sua professione, avevamo individuato una persona neutrale e non incline a identificarsi in una particolare linea politica, utile ad abbracciare qualsiasi progetto e idee da portare avanti. Tutto ciò ha permesso in breve tempo di far crescere questo gruppo in maniera esponenziale e a far confluire in questo percorso anche: sovranisti, zona franchisti, imprenditori agricoli, allevatori, lavoratori precari, che hanno trovato in noi dei validi alleati a cui associarsi e creare un fronte comune, come non si era mai visto in passato”.

Ricciardi, conclude il post spiegando che “con profondo rispetto per le decisioni personali che ciascuno di noi deve portare avanti in solitudine e coscienza, i fondatori del gruppo nell’interesse di salvaguardare i valori di un progetto politico legato alla Zona Franca Integrale spontaneamente nato dal basso, in maniera propositiva, innovativa nei contenuti e tutte le risorse umane che vi hanno partecipato, qualora Ines maturasse la scelta di lasciare, continueremo a portare avanti questo progetto per la Sardegna”. (Agi)

Venerdì, 18 gennaio 2019

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