I consulenti del lavoro di Oristano contro le ingannevoli offerte speciali - LinkOristano
Prima categoria

I consulenti del lavoro di Oristano contro le ingannevoli offerte speciali

Quelle legate alla gestione del personale. Segnalazione all'ispettorato del lavoro provinciale

Miriam Carboni

I consulenti del lavoro di Oristano contro le ingannevoli offerte speciali
Quelle legate alla gestione del personale. Segnalazione all’ispettorato del lavoro provinciale

La presidente dell’Ordine oristanese Miriam Carboni

“Garantiamo alla sua azienda un risparmio sul costo del lavoro di almeno il 15 percento”.  Con questa formula pubblicitaria, ultimamente le aziende della provincia di Oristano vengono contattate da società cosiddette di Outsourcing, che si propongono come gestori dell’amministrazione del personale. L’Ordine dei Consulenti del lavoro della Provincia di Oristano guidato da Miriam Carboni, in allarme dopo alcune segnalazioni pervenute da più iscritti, ha chiesto un incontro d’urgenza con l’ispettorato Nazionale del Lavoro. L’incontro svolto nei giorni scorsi alla presenza del dirigente Eugenio Annichiarico Capo dell’ITL per Oristano – Cagliari e del Nucleo Ispettivo preposto al controllo appositamente costituito, ha evidenziato la criticità del fenomeno in forte espansione e garantito una immediata e puntuale verifica di alcune situazioni, volta ad arginare i pericoli derivanti dall’affidamento della gestione del personale a società di dubbia correttezza operativa, tutelando nel contempo la regolarità delle aziende presenti nel territorio provinciale e salvaguardare i diritti dei lavoratori.

“L’esternalizzazione del personale è un fenomeno dilagante che, in un momento di grave crisi economica, trova nelle aziende che occupano lavoratori dipendenti ampi consensi”, si legge in una nota diffusa dall’Ordine dei Consulenti del lavoro della provincia di Oristano. “Con il contratto di “appalto” di servizi proposto dalle predette società, che nella stragrande maggioranza dei casi è fittizio, le imprese locali incaricano una ditta esterna che, assume direttamente il personale utilizzando una politica di risparmio in violazione alle norme di legge sul lavoro dipendente, in particolare nell’applicazione dei CCNL, della contribuzione previdenziale e assistenziale. In alcuni casi, al lavoratore viene ad esempio proposto un contratto di lavoro “di secondo livello” o aziendale, contenente accordi o retribuzioni non conformi alla Contrattazione Collettiva Nazionale e soprattutto non certificati nella regolarità dagli organi preposti al controllo. In altri casi vengono denunciate agli enti previdenziali retribuzioni nettamente inferiori rispetto a quanto riconosciuto a livello retributivo, con relativo esiguo pagamento dei contributi, che portano quale conseguenza la notevole diminuzione dell’imponibile al fine pensionistico o delle indennità sostitutive del reddito (NASPI)”.

“L’appalto o la somministrazione di manodopera offerta da queste aziende ben si differenzia dai servizi offerti per esempio dalle Società che operano nella somministrazione (Agenzie interinali) autorizzate dal Ministero; queste ultime infatti operano nella totale legittimità contrattuale e non promettono alcun risparmio retributivo né contributivo”, si legge ancora nella nota diffusa dall’ordine professionale oristanese. “I rischi dell’affidarsi a queste società non regolarmente autorizzate dal Ministero, sono notevoli e portano e gravi conseguenze anche su un piano sociale: il lavoratore si troverebbe a subire il cosiddetto Dumping contrattuale, che sfrutta il lavoro e ne lede i diritti, sia dal punto di vista retributivo che contributivo. L’azienda locale utilizzatrice, dal canto suo si troverebbe automaticamente ad operare nella totale irregolarità e spesso anche nell’illegittimità. L’impresa utilizzatrice di questi servizi verrebbe coinvolta nell’attività illecita di chi appalta i servizi e diventa responsabile solidale per tutte le irregolarità contrattuali, retributive e contributive che venissero accertate dagli organi di vigilanza, con conseguenti irrogazioni di sanzioni di un certo peso”.

“L’Ordine dei Consulente del lavoro di Oristano”, si legge per finire nella nota, “invita pertanto ad una sensibilizzazione su questo fenomeno e si rende disponibile per il tramite dei proprio iscritti a fornire alle aziende ed ai cittadini le informazioni di cui possono necessitare in relazione a tale argomento”.

Venerdì, 9 novembre 2018

commenta